E nel piano industriale della banca sono previsti 2.600 esuberi e la chiusura di 500 filiali. “Il costo del personale scenderà del 9% a 1,5 miliardi di euro nel 2019 rispetto ai quasi 1,6 miliardi del 2016 attraverso la riduzione che avverrà sia mediante un turnover naturale sia attraverso l’attivazione del Fondo di Solidarietà”, spiega la banca. Le spese amministrative caleranno del 4% (da 740 milioni nel 2016 a 710 milioni nel 2019) per effetto della riduzione delle filiali che nel 2019 si attesteranno a quasi 1.500.
Inoltre viene previsto un utile netto “a fine piano”, ovvero nel 2019, “superiore a 1,1 miliardi di euro, con un rote target superiore all’11% nonostante la crescita prudenziale dei ricavi”. Il modello operativo, si legge in una nota, sarà rinnovato e punta a un forte focus sull’efficienza, con un rapporto cost/income pari al 55% nel 2019 e allocazione alle attività commerciali di una maggiore percentuale di dipendenti che passa dall’attuale 62 al 71%. (AGI)