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Home > Napolitano a L’Aquila: «Ora un esame di coscienza, nessuno è senza colpa»

Napolitano a L’Aquila: «Ora un esame di coscienza, nessuno è senza colpa»

09 de abril de 2009 - Por Comunità Italiana

{mosimage}Ai soccorritori: «Grazie per la vostra straordinaria generosità». E agli abruzzesi: «Non vi dimenticheremo»

 

L'AQUILA – «Sono qui per dovere, per sentimento e anche per ringraziarvi per tutto quello che state facendo». Con queste parole il presidente Napolitano si è rivolto ai vigili del fuoco nella scuola della Guardia di finanza che ospita il quartier generale della Protezione civile per le operazioni nelle aree terremotate. Il capo dello Stato è in Abruzzo per visitare le zone colpite dal sisma e per partecipare ai funerali di Stato delle vittime che si svolgeranno venerdì mattina. «È uno sforzo di efficienza e di generosità straordinari nell'ambito delle organizzazioni dello Stato e della mobilitazione dei cittadini – ha detto Napolitano -. Mi impegno, non vi dimenticheremo mai». In particolare, ha aggiunto, «non potrò dimenticare Onna», il paese raso al suolo dal terremoto.

«ESAME DI COSCIENZA» – Il presidente ha espresso «apprezzamento senza riserve per il governo e per la Protezione civile» e si è detto ammirato per la dignità delle abruzzesi, ma ha anche ricordato che alla base della tragedia esistono delle responsabilità. «Nessuno è senza colpa – ha detto in conferenza stampa -. Molti sono stati coinvolti nella costruzione dei palazzi crollati. Deve esserci un esame di coscienza senza discriminanti né coloriture politiche, non per battersi il petto ma per capire cosa è indispensabile e urgente fare per evitare che questi fatti si ripetano e perché si possa fare prevenzione, non con fantasiose profezie o impossibili previsioni, ma apprestando mezzi indispensabili perché case ed edifici resistano». Napolitano ha sottolineato l'urgenza di avere nuove norme di edilizia anti-sismica.

L'OMAGGIO ALLE SALME – All'inizio della visita il capo dello Stato aveva voluto tributare un omaggio privato alle salme disposte nella caserma della Guardia di finanza di Coppito, dove ha incontrato un sacerdote e un gruppo di scout. Napolitano ha avuto parole di confronto per alcuni familiari che vegliano i propri cari defunti, ed è rimasto molto colpito e commosso dalla compostezza del dolore delle famiglie. Il presidente ha osservato con particolare commozione le bare bianche, quelle dei bambini e dei ragazzi. Una in particolare, su cui era appoggiata una piccola rosa bianca.

«SOLO QUESTO CI E' RIMASTO» – All'uscita, visibilmente provato dall'esperienza, ha incontrato i familiari delle vittime, ascoltando le loro storie. Tutti ci tenevano a raccontare la loro. Una coppia di anziani si è presentata a lui stringendo forte un ragazzo e dicendo: «Presidente, solo questo ci è rimasto». Napolitano ha detto parole di cordoglio e ha ribadito il suo impegno affinché lo Stato, come è stato ampiamente assicurato, faccia il massimo sforzo per assistere gli sfollati e ricostruire le case, e perché questo sforzo sia svolto con continuità fino a raggiungere l'obiettivo.

NEL CAMPO DI SAN DEMETRIO – Il presidente della Repubblica ha visitato poi il campo dei senzatetto di San Demetrio, a circa 15 chilometri da L'Aquila. Cinquanta tende che ospitano 600 persone. Il capo dello Stato, accompagnato da Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, ha espresso solidarietà e vicinanza alle persone colpite dal sisma. Ha salutato gli anziani, fermandosi in particolare con due donne. «Come va?» ha chiesto il presidente alla donna. «Male, ho perso la casa», le ha risposto l'anziana. Mentre l'altra donna aggiungeva: «Ma il presidente lo sa». E il capo dello Stato ha aggiunto: «Bisogna pure sfogarsi», appoggiando la mano sulla spalla della donna. All'uscita dal campo il capo dello Stato è stato salutato dagli alpini.

Fonte: www.corriere.it 

Comunità Italiana

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