Comunità Italiana

Napolitano: «Servono riforme condivise»

Il capo dello Stato: «Dalle Regioni impulso al processo riformatore a miglior presidio dell'unità nazionale»

MILANO – Occorrono «ulteriori riforme», procedendo su quelle avviate e quelle «apparse condivise» nella scorsa legislatura: questo il messaggio che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto inviare ai nuovi governatori e consiglieri regionali. L'auspicio del capo dello Stato è che l'impulso allo «sviluppo del processo riformatore, su basi autonomistiche e solidali, a miglior presidio dell'unità nazionale e degli equilibri costituzionali» che potrà porre rimedio al fenomeno dell'astensionismo. Argomento, quest'ultimo affrontato anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini. «Oggi si deve rilevare che, a differenza di quanto accadeva negli scorsi decenni, la domanda di partecipazione che proviene dalla società tende a indirizzarsi al di fuori delle tradizionali forme di aggregazione politica; la stessa diminuita affluenza elettorale per le regionali di ieri lo dimostra» ha detto il leader di Montecitorio nel suo discorso in occasione del 95/mo compleanno di Pietro Ingrao. «Finita l'epoca dei partiti ideologici – ha detto Fini parlando davanti al Capo dello Stato – oggi viviamo una fase in cui le istanze partecipative tendono a indirizzarsi verso il volontariato, verso il terzo settore».

L'AUSPICIO DEL COLLE – «Ai Presidenti di Regione e ai Consigli regionali, appena eletti, invio il mio cordiale augurio», premette Napolitano nella sua dichiarazione, e sottolinea: «Le autonomie regionali e locali sono parte essenziale del sistema dei poteri repubblicani, qual è stato stabilito dalla Costituzione del 1948 e dalle sue successive revisioni. Si tratta di un ordinamento, che per potersi considerare compiuto e per rafforzarsi nei suoi equilibri, richiede ulteriori riforme, in parte già avviate e in corso di realizzazione, e per altri aspetti già delineate e apparse condivise in Parlamento nel corso della precedente legislatura». «L'augurio – prosegue – è che dai Presidenti e dai Consigli rappresentativi di tutte le Regioni venga un sostanziale impulso e contributo allo sviluppo del processo riformatore, su basi autonomistiche e solidali, a miglior presidio dell'unità nazionale e degli equilibri costituzionali. Anche ciò potrà concorrere – conclude – al superamento di fenomeni di distacco dalle istituzioni e dalla partecipazione elettorale».

DI PIETRO – «Quello espresso da Giorgio Napolitano è un auspicio del capo dello Stato e, come tale, ce ne faremo carico» ha detto il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, accogliendo così l’appello del presidente della Repubblica a «riforme condivise» dopo il voto alle regionali. L'ex pm sottolinea comunque di« non essere un allocco» e quindi «di non abboccare» alle proposte che vengono dal governo.

Fonte: www.corriere.it