Notizie senza valore, bufale che infestano la Rete a caccia di clic. A lanciare la sfida all’inquinamento dell’informazione è Axios, una start-up ideata dai fondatori di Politico, tra le testate americane di maggiore successo degli ultimi 10 anni. Jim VandeHei e Mike Allen hanno svelato a Vanity Fair il progetto che sarà lanciato a gennaio e che ha raccolto finanziamenti per 10 milioni di dollari.
Axios, “di valore”
Già il nome scelto per la start-up ne racchiude l’essenza: Axios in greco vuol dire “di valore”. VandeHei e Allen intendono offrire ai lettori notizie “chiare e intelligenti” perché, come scrivono nel manifesto firmato da alcuni tra i guru dell’informazione Usa, “Media is broken — and too often a scam” (i media sono infranti e troppo spesso una truffa). Un’affermazione forte, certo, che sta aprendo un dibattito tra i giornalisti delle testate tradizionali che si sentono presi di mira. Non a caso Erik Wemple del Washington Post, quotidiano nel quale lavoravano i fondatori di Politico e di Axios, ha dedicato al progetto un lungo articolo, nel quale accusa VandeHei e Allen di essere ipocriti e di aver utilizzato gli stessi strumenti che ora indicano come il male assoluto per ottenere il successo di Politico.
La ricetta di VandeHei e Allen
L’informazione on-line è avvelenata da notizie false, costruite ad arte per fare soldi. Ma non solo. Le storie, secondo VandeHei e Allen, sono “troppo lunghe e noiose” e i siti web sono di un “caos esasperante”. Il primo ingrediente della loro ricetta è la chiarezza. Per VandeHei, troppe media company sono cadute nella “trappola” del traffico online: più lettori hai, più vale la pagina e più soldi arrivano dalla pubblicità. Una situazione che genera un circolo vizioso che spinge al ribasso i prezzi dell’advertising. Insomma, se tutti vanno a caccia di pubblicità senza avere un modello di business, ma seguendo gli altri, con titoli forzati, clickbaiting e bufale, i soldi diminuiscono per tutti. E finiscono nelle mani sbagliate. “Google e Facebook stanno divorando il business dell’informazione, controllano due terzi del mercato e gli editori tradizionali ringraziano…”, sottolinea il co-fondatore di Axios, “il business dell’informazione ha bisogno di un radicale cambiamento”.
Un sito ‘limpido’, una newsletter e il pacchetto premium
Axios, nella sua versione base, sarà gratuito. Analisi e approfondimenti destinati ad aziende e professionisti avranno un costo di almeno 10mila dollari l’anno ad abbonamento. Sempre rivolte alle aziende sono le newsletter, mail con notizie selezionate, quella prima forma di informazione online che ha riscoperto negli ultimi tempi nuova vita.
I fondatori di Axios promettono articoli brevi, agili, ma allo stesso tempo chiari e approfonditi su business, tecnologia, politica e trend nel mondo dell’informazione. Il tutto veicolato attraverso l’ecosistema dei social network. Non ci saranno popup, quelle fastidiose finestre che si aprono quando si legge un articolo, né banner pubblicitari che comunque ormai si sbloccano facilmente con un ‘Ad-block’ come questo. Inoltre, la grafica sarà curata dal guru del design Alexis Lloyd che ha promesso una “efficienza elegante” del sito e dell’app di Axios.
L’avventura di Politico
Fondato nel 2007 da John Harris, Jim VandeHei e Mike Allen, giornalisti del Washington Post, Politico ha avuto fin dagli esordi un grande successo. I punti di forza sono l’autorevolezza, l’approfondimento dei contenuti, la specializzazione. Oltre al sito, edita The Politico newspaper e un magazine bimestrale. Alla fine del 2014, ha aperto una sua redazione a Bruxelles e lanciato anche l’edizione cartacea Politico Europe. (AGI)