“Con grande soddisfazione” il segretario generale del Cgie, Michele Schiavone, ha annunciato “la notizia della costituzione dell’Associazione dei Ricercatori Italiani in Svizzera”.
“Il 23 febbraio nell’università di Ginevra si sono riuniti ricercatori e accademici italiani impegnati professionalmente in Svizzera, riferisce Schiavone in una nota, “ed hanno dato vita ad un’associazione specifica per mettere in rete singole esperienze accademiche con lo scopo di rafforzare la conoscenza personale e di progetti, per programmare iniziative comuni nell’ambito accademico e universitario delle singole università svizzere”.
“A differenza di altri Paesi in cui l’opera dei ricercatori e degli accademici italiani viene seguita anche con diretto interesse da vari ministeri italiani, in Svizzera si notava un lieve ritardo organizzativo”, osserva il segretario generale del Cgie. “Era oramai maturo il tempo per compiere un salto di qualità e valorizzare le eccellenze italiane presenti nei vari settori della ricerca, della medicina, dell’ingegneria, dell’arte e delle scienze. Finalmente i singoli profili professionali potranno essere valorizzati e i loro lavori messi a conoscenza della comunità scientifica e dell’Italia attraverso i canali diretti, che passano anche dalla rappresentanza diplomatica italiana”.
“I presenti alla costituzione dell’associazione”, si legge nella nota, “hanno approvato lo statuto fondativo assegnando a Federica Rossi l’onere di presiedere questa nuova realtà in terra elvetica”.
Schiavone assicura che “sia il Consiglio degli italiani all’estero come anche i sette Comitati degli italiani all’estero avranno piacere a collaborare con la nuova associazione per favorirne anche l’integrazione nelle strutture, nella vita e nel mondo dell’italianità in Svizzera. È questo uno dei primi risultati qualificanti dell’investimento del governo italiano a sostegno delle politiche dei primi passi avviata alcuni anni fa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale”, commenta Schiavone, che conclude: “sarà necessario, comunque, seguire e sostenere l’evoluzione di questa straordinaria iniziativa anche con interventi mirati, e necessariamente con fondi dedicati”.(AISE)