Comunità Italiana

Nessuno ci fermerà

“Ci vorrà tempo, sarà difficile, ci saranno intoppi. Ma nessuno potrà più fermare il cambiamento iniziato oggi #italiariparte #lavoltabuona”. Lo scrive il premier Matteo Renzi a pochi muniti dall’approvazione dell ddl sulle riforme al Senato.

L’Aula del Senato ha approvato il disegno di legge di riforma della Costituzione con 183 voti a favore, nessun contrario e quattro astenuti. Mentre la votazione era aperta, i senatori della Lega abbandonavano l’Aula tenendo in alto con la mano la scheda per la votazione. Dopo il voto, tutto un profluvio di abbracci: molto affettuoso quello tra la relatrice Anna Finocchiaro e il ministro Maria Elena Boschi. Poco prima del voto, quando il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha ringraziato il presidente del Senato Pietro Grasso “per il suo equilibrio e la sua imparzialità”, si è levato un applauso soltanto dai banchi della maggioranza: mugugni, invece, dai banchi della Lega.

“Esprimo un ringraziamento per l’ equilibrio” dimostrato al “presidente Grasso, che credo che abbia sempre cercato di mantenere l’imparzialità e il ruolo di garanzia in quest’aula”. Lo afferma il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi intervenendo in Aula prima del voto finale sul ddl. “E’ il primo segnale importante della voglia di cambiare il Paese ed è la capacità di rispettare gli impegni presi con i cittadini”, ha detto poi il ministro dopo il via libera alla riforma, a chi gli chiede se ora il cammino delle riforme è più semplice. “Siamo dispiaciuti per chi ha lasciato l’Aula – ha spiegato -, in un confronto democratico il dissenso democratico si può esprimere senza uscire ma la maggioranza è stata ampia e siamo soddisfatti di questa prima approvazione”. Poi, a chi le chiede di commentare il non voto della riforma da parte di 16 ‘dissidenti’ del Pd, risponde: “Spero che” i senatori Pd che non hanno partecipato al voto sulla riforma costituzionale “possano cambiare idea nei prossimi passaggi. Noi continuiamo nel dialogo, mi auguro che cambino idea in futuro”.

“Siamo riusciti ad approvare la riforma e entro la pausa estiva – aggiunge Boschi -. Anche in un momento complicato non è venuta meno la determinazione. Ora facciamo qualche giorno di vacanza e poi a settembre riprendiamo con la legge elettorale, sapendo che con l’accordo di tutti i partiti che sostengono la riforma sarà possibile qualche modifica al testo della Camera”.

LE DICHIARAZIONI DI VOTO

Chiti, dissidenti Pd non partecipano a voto – “Io e alcuni colleghi del Pd che ci siamo ritrovati in questi mesi” in una proposta alternativa di riforma, “restando in Aula come nostro dovere, non parteciperemo al voto”. Lo dice il senatore Pd Vannino Chiti in merito al ddl. Non è stato precisato il numero dei senatori.

Zanda, sì a larga maggioranza,dispiace lascino Aula – “Il nostro sistema pubblico ha bisogno di riforme finalmente realizzate, non solo immaginate”. Così il capogruppo Pd Luigi Zanda, nel dichiarare: “I senatori del Pd voteranno a favore della riforma” costituzionale. “Dispiace” che i senatori M5S siano “usciti dall’Aula: questo atteggiamento non corrisponde alla mia idea di Parlamento”, afferma. il capogruppo Pd al Senato. Il ddl Boschi, osserva Zanda, “sarà approvato da un consenso più largo della maggioranza di governo. Così deve essere perché le regole del gioco non si modificano senza interpellare tutti”.

Mentre il capigruppo di Fi Paolo Romani tiene la sua dichiarazione di voto sulle riforme, tutti i senatori di M5S lasciano l’Aula del Senato attraversandola platealmente in fila indiana dietro al loro capogruppo Petrocelli. Alcuni di loro hanno fatto il segno di Vittoria con indice e medio della mano a favore dei fotografi in tribuna.

I senatori del M5S hanno ‘invaso’ il Transatlantico del Senato, dopo aver abbandonato l’Aula in segno di protesta contro il ddl riforme. Alcuni cinquestelle si abbracciano e non manca chi, per l’emozione, piange consolato dai colleghi.

Romani: ddl ha due firme, Renzi-Berlusconi – “Questa riforma ha due firme, quella di Matteo Renzi e quella di Silvio Berlusconi. Senza la loro capacità di dialogo di condivisione, di senso delle istituzioni e di legittimazione reciproca non sarebbe stato possibile arrivare qui oggi: stiamo scrivendo una pagina storica della vita della Repubblica, non tanto per il merito della riforma quanto per il metodo”. Lo afferma il capogruppo FI al Senato Paolo Romani annunciando il voto favorevole del gruppo al ddl.

Anche Mucchetti (Pd) non partecipa a voto su ddl – “Non partecipo al voto perché non intendo condividere, almeno in questa prima lettura, una riforma costituzionale che ritengo sbagliata per quattro ragioni principali. La prima ragione è costituita dai tempi. La priorità del governo avrebbe dovuto essere l’economia. La notizia di questi giorni non è il Senato che approva questa legge ma l’Italia in recessione”. Lo scrive oggi sul suo blog Massimo Mucchetti, parlando del percorso delle riforme costituzionali che si conclude oggi in prima lettura a palazzo Madama.

Casson: ‘dissidenti’ Pd? Sicuramente non votiamo sì – “Sicuramente non votiamo sì”. Così risponde Felice Casson (Pd) a chi gli domanda come si esprimeranno i cosiddetti “dissidenti” dem nel voto finale sulla riforma costituzionale. Casson non svela per ora se si asterrà, consapevole che al Senato l’astensione vale come voto contrario, o uscirà dall’Aula. “In ogni caso – sottolinea – i nostri voti sono ininfluenti, perché la maggioranza assoluta c’è e la maggioranza dei due terzi non può essere raggiunta”.

Quagliariello: Ncd vota sì,abbiamo grande occasione – “Oggi si apre davanti a noi una scommessa di mille giorni, alla quale siamo chiamati a partecipare con attitudine costituente. Abbiamo cominciato cambiando noi stessi, dovremo concludere il cammino cambiando l’Italia”. Così Gaetano Quagliariello (Ncd) nella dichiarazione di voto sul ddl riforme al Senato. “Abbiamo davanti a noi una grande occasione e la consapevolezza che difficilmente ve ne sarà un’altra. Per questo il Nuovo Centrodestra dirà sì a questa riforma”.

Lega: non parteciperemo al voto finale – La Lega Nord non parteciperà al voto finale sul ddl costituzionale sulle Riforme. Lo annuncia il capogruppo della Lega Nord al Senato Gian Marco Centinaio: “Non possiamo essere complici di chi sta affossando questo paese”, ha detto in Aula.

Riforme: gruppo Misto-Sel non parteciperà a voto ddl. “Questo è solo l’inizio della battaglia, voi vi illudete di aver vinto, ma alla fine la saggezza dei cittadini rimanderà al mittente questa riforma che rappresenta un dissesto dell’ architettura costituzionale”. Lo afferma la capogruppo del gruppo Misto-Sel, Loredana De Petris, annunciando che il gruppo non parteciperà al voto finale.

Gruppo Autonomie voterà a favore ddl – Il gruppo “Per le autonomie” voterà a favore del ddl costituzionale sulle riforme, “seppure con tutte le perplessità sulle criticità del provvedimento”. Lo afferma il senatore Karl Zeller auspicando interventi migliorativi al testo alla Camera dei deputati.

Gal non parteciperà al voto finale del ddl – Il gruppo Gal non parteciperà al voto sul ddl riforme al Senato. Lo annuncia, nelle dichiarazioni di voto finale, il vice capogruppo Gal Fabio Maria Scavone. “La riforma non può essere il volto del Governo in carica, non risolverà” la crisi economica “ed è pericoloso e ingiusto farlo credere agli italiani”, spiega Scavone ricordando “le continue ingerenze del governo e le troppe provocazioni che dall’esterno hanno scandito la riforma”.