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New York, salva l’aereo nel fiume E gli Usa celebrano l’eroe dell’Hudson

{mosimage}Si chiama Chesley Sullenberger. A lui devono la vita 155 persone  Bush: "Un gesto eroico". I passeggeri: "Grazie, grazie, grazie"

 

ROMA – Si chiama Chesley Sullenberger. A lui devono la vita 155 vite persone. Grazie a lui, alla sua abilità e al suo sangue freddo, l'Airbus A320 della Us Airways, con i motori in avaria dopo uno scontro con un gruppo di uccelli, è "atterrato", senza conseguenze, nell'Hudson, il fiume che divide Manhattan dal New Jersey.

Da ieri Sullenberger, ex pilota di guerra, è "l'eroe dell'Hudson". Le pagine dei giornali sono piene della sua storia. I ringraziamenti e gli elogi si sprecano. A partire da quello del presidente uscente George W.Bush che apprezza ''la bravura e l'eroismo'' nonche' ''l'impegno e l'altruismo'' mostrati nel affrontare l'emergenza.

"Ha fatto un lavoro straordinario facendo atterrare l'aereo nell'acqua ed assicurandosi che tutti uscissero- dice il sindaco di New York, Michael Bloomberg – Ha controllato l'aereo due volte dopo che tutti gli altri lo hanno evacuato per accertarsi che non ci fosse nessun'altro a bordo. Ci assicurato che non c'era piu' nessuno''. E di "miracolo sull'Hudson'' parla il governatore David Paterson.

Ma quelli che difficilmente si scorderanno di Sullenberger sono i passeggeri dell'Airbus. ''Il capitano e' subito venuto da noi e ci ha detto di reggerci, di reggerci forte'' dice uno di loro. ''Ha fatto un lavoro grandioso – commenta un altro – gloria a lui per quell'atterraggio". E ancora: ''Ho volato in tanti aerei e quello e' stato un atterraggio fenomenale''. E tutti, ma proprio tutti, ripetono, come un mantra, tre parole: " ''Grazie, grazie, grazie''. Grazie ad un uomo che ha trasformato in un brutto ricordo quella che poteva essere una tragedia spaventosa.

 
Fonte: www.repubblica.it