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Home > No Tav: Aggredita una troupe, ferito un operatore

No Tav: Aggredita una troupe, ferito un operatore

29 de fevereiro de 2012 - Por Comunità Italiana

I due componenti della troupe televisiva di H24 che segue le proteste dei No Tav in Val di Susa per Corriere Tv è stata aggredita stamani a Chianocco. Uno degli operatori – riferisce Corriere.it – è stato colpito al viso ed è rimasto ferito al naso. Sono state rubate le attrezzature e tagliate le gomme dell'automobile

COMPLIMENTI FINI A COMANDANTE GENERALE CARABINIERI  – Telefonata del presidente della Camera, Gianfranco Fini, al comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli. Secondo quanto si apprende, Fini ha espresso a Gallitelli il proprio compiacimento per l'inappuntabile comportamento del carabiniere che ieri è stato ripetutamente provocato senza esito da un manifestante 'No Tav'; un comportamento che conferma l'alto livello del personale delle forze dell'ordine

TROUPE AGGREDITA;HA REGISTRATO VIDEO CARABINIERE  – La troupe televisiva di H24 aggredita stamani a Chianocco, in Val di Susa, è quella che ieri ha registrato il filmato nel quale un manifestante No Tav offende un Carabiniere. Lo si apprende dal direttore della stessa H24, Mauro Parissone

MANIFESTANTE A CARABINIERE, CHE PECORELLA SEI?  – "Ehi tu che pecorella sei? Hai un numero, un nome un cognome, sai che sei un illegale?". Inizia così il faccia a faccia, avvenuto ieri e ripreso da una troupe del Corriere.it, tra un manifestante no Tav e il carabiniere premiato oggi dal comandante generale dell'Arma Leonardo Gallitelli per "il lodevole comportamento tenuto di fronte alla provocazione". Il faccia a faccia avviene sulla A32 bloccata dai manifestanti e a dividere il ragazzo, a volto scoperto, e il carabiniere, in tenuta antisommossa, c'é solo un guardarail. "Dovresti avere un numero di riconoscimento – dice il manifestante – io così non so chi sei e tu sai chi sono io. E' vero pecorelle?". Gli insulti proseguono, senza che il carabiniere, e gli altri militari che gli sono intorno rispondano. "Sei forte – dice ancora il manifestante – ma sai anche sparare? Vorrei vederti sparare, mi piacerebbe. Comunque sei una bella pecorella. Sei carino, dai anche i bacini alla tua ragazza con quella mascherina? così non gli attacchi le malattie. Bravo bravo". L'attivista no Tav continua: "Comunque, per quello che guadagni, non vale la pena stare qui. Vi siete divertiti? Quindi fra sei ore ci vediamo qua…il cantiere dovrebbe durare vent'anni e ci vai in pensione vestito così come uno stronzo. Noi ci divertiamo un sacco a guardare questi stronzi". E conclude: "Tu non ti puoi camuffare lo sai, dovresti farti riconoscere…Parla invece di fare i gesti che sei sordomuto?".

TRE AUTO ATTIVISTI BRUCIATE VICINO PRESIDIO CHIANOCCO – Tre auto di attivisti No Tav sono bruciate questa notte in una via laterale a poche decine di metri dal presidio dove da ieri il movimento di protesta blocca l'autostrada Torino-Bardonecchia. Il rogo si è sviluppato accanto alla ferrovia e vicino a un boschetto. Secondo il movimento No Tav sarebbe stato di origine dolosa. Sulle strade di Chianocco è stato un viavai di vigili del fuoco, perché oltre alle auto sono bruciati anche i bancali di pallet di una falegnameria e un telone di un tir in sosta forzata da questa mattina per il blocco dei manifestanti.

 NOTTE TRANQUILLA AI BLOCCHI STRADALI – E' trascorsa senza incidenti e tensioni la seconda notte di protesta ai blocchi che gli attivisti del movimento No Tav stanno attuando da lunedì mattina sull'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all'altezza dello svincolo di Chianocco (Torino), e sulla strada statale 25 del Moncenisio, sempre nei pressi di Chianocco. Nel corso della notte, non lontano dai punti dove è in corso la protesta, sono andate a fuoco tre automobili, una catasta di legna e il telone di un Tir. La natura degli incendi, tutti spenti dai Vigili del fuoco, é da chiarire. Sono "evidentemente stati appiccati ai danni del movimento stesso", afferma Luigi Casel, uno dei leader No Tav . "Poco dopo le auto – spiega – sono stati dati al fuoco il telone di un Tir e un pallet in un deposito di legna. Tutto lascia pensare che siano opera della stessa mano".

I manifestanti che hanno trascorso la notte ai blocchi sono stati in tutto qualche centinaia; hanno acceso piccolì falò per riscaldarsi e hanno scandito più volte lo slogan "Luca! Luca!" a sostegno di Luca Abbà, uno dei leader del Movimento No Tav, rimasto ferito lunedì mattina alla Maddalena di Chiomonte cadendo da un traliccio dell'alta tensione sul quale era salito per protestare contro l'ampliamento del cantiere della Tav.

Blocchi stradali, irruzioni sui binari, presidi, cortei. La protesta dei No Tav contro il supertreno fa salire la tensione in Val di Susa e arriva in altre città d'Italia con la forma del "flash mob": azioni rapide, improvvise, tambureggiate su blog e social network per bloccare una strada (come la tangenziale di Torino), un treno (come il Frecciargento a Lecce) o danneggiare un portone (come quello dell'Associazione degli industriali a Ferrara). In Valsusa è stata ancora una giornata di forte tensione: in due occasioni la Polizia ha usato idranti e lacrimogeni per allontanare le centinaia di attivisti che avevano occupato l'autostrada A32 Torino-Bardonecchia. Nella notte all'altezza di Salbetrand, c'é stata la prima azione di sgombero: i No Tav hanno reagito incendiando i cassonetti con cui avevano formato le barricate.

Sulla carreggiata – riferisce la Questura – sono stati trovati chiodi a tre punte e cavi metallici tesi fra i guardrail ostruivano il passaggio. Il secondo sgombero è stato verso mezzogiorno, a Chianocco. Una ruspa ha rimosso una barricata, ma dopo il passaggio di colonna di mezzi e blindati delle forze dell'ordine, il presidio si è formato da capo. Nella valle restano ancora parzialmente bloccate le statali 24 della Val Susa e 25 del Moncenisio e la vita delle comunità é, ancora una volta, attraversata e modificata dalla protesta contro il supertreno, come mercati semideserti e decine di Tir in colonna sulle strade. Alla battaglia contro la Tav Torino-Lione si è aggiunta la rabbia per l'incidente di Luca Abbà, l'anarchico valsusino rimasto gravemente ferito dopo essere caduto dal traliccio su cui si era inerpicato per protesta e ora ricoverato in coma farmacologico nell'ospedale Cto di Torino.

Fonte: Ansa

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.