{mosimage}Alla sua festa ha partecipato anche Silvio Berlusconi
NAPOLI — Noemi ha compiuto 18 anni tre giorni fa. È alta alta, bionda bionda e ha il viso di bambina. Alla sua festa, domenica sera, ha partecipato Silvio Berlusconi. Lei lo chiama papi, e dice che «un regalo più bello papi non poteva farmelo (Leggi l'intervista a Noemi). Quando l'ho visto non riuscivo a crederci, sono stata troppo felice». Anche la mamma di Noemi, che si chiama Anna e pure lei è bionda e pure lei è stata molto felice della visita, quando parla di Berlusconi dice papi. E aggiunge che «le malignità le dicano pure se vogliono, tanto noi siamo molto religiosi e ci affidiamo al Signore».
Lasciando fuori da questa storia le malignità e magari pure il Padreterno, la domanda resta comunque legittima: come ci è capitato il presidente del Consiglio a una festa di ragazzini in un villone per ricevimenti sulla Circumvallazione esterna, che tra l'altro la notte è una delle strade meno raccomandabili di Napoli e provincia? «Perché è un amico di famiglia», dice Noemi seduta al tavolo della cucina nella sua casa al secondo piano di un anonimo palazzo di Portici. «Mi conosce da quando ero piccola piccola. Mio padre (Elio, impiegato comunale; ndr) frequentava i socialisti e così conobbe Silvio. Per me avere a che fare con lui è normale, ma di trovarmelo alla festa non me l'aspettavo. E non vi dico i miei amici. A loro mica avevo mai raccontato di papi, tanto non mi avrebbero creduto.