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Non solo samba

15 de outubro de 2013 - Por Comunità Italiana
Non solo samba

17Le scuole di forró, ballo nato nel Nordest brasiliano, si molteplicano nel Paese la cui capitale ospita un festival speciale questo mese

La cultura musicale brasiliana, in Italia, è identificata quasi esclusivamente con la samba e la bossa nova. In realtà, invece, le espressioni artistiche provenienti dall’universo brasiliano compongono un panorama molto più ricco e articolato, caratterizzato da stili particolarmente originali, che risentono delle influenze storiche e culturali degli avi europei e africani. Il forró, ad esempio, è la danza popolare più diffusa nel nord-est del Brasile, dove compare per la prima volta negli anni quaranta del novecento.
Il nome, secondo gli esperti della cultura popolare brasiliana, deriva dal termine forrobodó, che denota l’atto del trascinare i piedi ed evoca atmosfere festose, nel segno della confusione e del disordine. La parola forro, scritta senza l’accento sulla “o”, sta invece ad indicare un idioma derivato dal portoghese, che letteralmente significa “schiavo affrancato”, e sembra ribadire i legami tra questa danza e le radici storiche del Paese. Secondo un’altra corrente interpretativa, la parola deriva dalla frase inglese for all, che all’inizio del secolo scorso i cittadini britannici, giunti in Brasile per lavorare alla costruzione delle ferrovie, scrivevano sulle porte delle sale da ballo per annunciare feste “aperte a tutti”. Questa seconda ipotesi, però, sembra essere smentita da un brano musicale di Manuel Queirós e Xerém, che nel 1937, ovvero cinque anni prima che gli anglosassoni facessero la propria comparsa nel Paese, incisero un brano intitolato Forró na roça. Quel che è certo è che a partire da quel periodo, nel giro di qualche anno, il forró conquistò la regione nordorientale del sertão e ancora oggi risulta molto popolare in città come Caruaru e Campina Grande.
In Italia, il forró è ancora un genere di nicchia, ma le scuole si moltiplicano a vista d’occhio. Questo mese, Roma ospita il primo Festival Nazionale di Forró.
— A Roma questo ballo è presente da molti anni, ma solo ultimamente sta prendendo piede. Al momento, nell’ambito del nostro circuito, le città più attive sono Roma, Milano e Padova, che complessivamente mettono insieme diverse centinaia di forrozeiros — spiega Francesca Maiolino, insegnante di forró e organizzatrice dell’evento Maiolino.

Festival di forro da Parigi a San Pietroburgo
Circa un anno fa, lei ha importato dal Portogallo il progetto Forró de Lampião. Sulla scia di questa iniziativa è nata l’idea di organizzare un festival.
— Molte capitali europee presentano già da diversi anni un festival di forró, come Lisbona, Parigi, Londra, Berlino, Stoccarda, Amsterdam e San Pietroburgo, solo per citare alcune delle località più note. Roma non poteva mancare all’appello e infatti è entrata a far parte di questo grande circuito internazionale — rimarca Maiolino .
Dall’11 al 13 ottobre la capitale ospita workshops dedicati, lezioni e feste che proseguiranno fino al mattino. Nel pomeriggio del secondo giorno, il ballo sbarca davanti al Colosseo, dando vita ad un’inedita quanto suggestiva fusione di generi ed atmosfere.
Il ballo di coppia che, nonostante sia molto ritmato, risulta particolarmente sensuale.
La modalità nordestina, ovvero quella delle origini, è dotata di maggiore malizia e richiede maggiore complicità nella coppia, mentre quello universitario presenta più passi e declinazioni. Alcuni dei passi più conosciuti dello stile universitario sono la dobradiça, la caminhada e la comemoração. In tutti casi, comunque, i brani musicali tendono ad essere eseguiti dal vivo, da orchestre che utilizzano chitarra, batteria, basso, percussioni, viola, fisarmonica, tamburello, triangolo. Le varietà musicali più note sono il baião, che si distingue per un particolare modo di eseguire i ritmi lundu da parte dei suonatori di viola; lo xaxado, che prende il nome dal rumore che facevano un tempo le scarpe quando strisciavano sul pavimento; e il coco, una fusione di ritmi africani e indigeni. Altre tipologie molto praticate sono il rojão, la quadrilha e lo xote.
— Il forró, più di altri balli, favorisce la comunicazione e crea la capacità di sviluppare facilmente il contatto tra le persone, superando le inibizioni . Aiuta non solo a rilassarsi, ma ad accrescere la confidenza con il corpo, soprattutto nell’ambito del rapporto uomo-donna — osserva l’esperta.

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.