Stando ai periti nominati dal gip Elvira Tamburelli nell’ambito dell’incidente probatorio (atto che assume valore di prova in caso di processo) nell’inchiesta bis su cinque carabinieri – tre indagati per lesioni personali aggravate e abuso d’autorità e due per falsa testimonianza – “le lesioni non possono essere considerate correlabili causalmente o concausalmente, direttamente o indirettamente anche in modo non esclusivo, con l’evento morte”.
Cucchi, affermano i periti, è morto “improvvisamente” alla luce del suo precario stato di salute. “E’ stata una morte improvvisa e inaspettata per epilessia, in un uomo con patologia epilettica di durata pluriennale, in trattamento con farmaci antiepilettici”. Questa è l’ipotesi ritenuta dai periti “dotata di maggiore forza e attendibilità”, considerate “la natura, l’entità e l’effettiva portata delle lesioni”. (AGI)