Il palazzo Europa, costato 321 milioni di euro, è un “mix” di antico e moderno, progettato dall’architetto belga Philippe Samyn e realizzato in consorzio con l’italiano Studio Valle Progettazioni e l’inglese Buro Happold. Il 60% degli spazi è di nuova costruzione, in particolare la grande lanterna centrale che ospita le ellittiche e coloratissime sale dei vertici, mentre il resto è il risultato della ristrutturazione di un grande complesso di edifici residenziali realizzati negli anni ’20 dall’architetto Michel Polak, il Residence palace (che in un palazzo adiacente a quello ristrutturato ospita le redazioni di Bruxelles di moltissime testate internazionali e dell’Agi). La facciata principale della nuova costruzione è concepita come un “patchwork” di finestre di forme diverse, che strizzano l’occhio agli infissi Art nouveau del Residence palace, realizzate riciclando finestre di legno di quercia provenienti dai 28 paesi dell’Unione europea.
Se in questo momento di crisi dell’Unione europea un palazzo nuovo per il Consiglio può sembrare fuori luogo, va ricordato che da quando è stato deciso il numero delle riunioni non ha smesso di aumentare, anche in seguito alla scelta di spostare a Bruxelles tutti i vertici che precedentemente erano ospitati dai paesi che detenevano la presidenza di turno dell’Unione europea. I vertici sono raddoppiati in questi dai 4 previsti dal trattato a 8-9 l’anno e nel 2015 ce ne sono stati 12. Inoltre, si svolgono alla sede del Consiglio anche le riunioni con i paesi terzi (Ue-Cina, Ue-Usa, eccetera). I nuovi spazi saranno operativi dall’inizio dell’anno prossimo, e probabilmente ospiteranno per la prima volta un vertice nel mese di marzo.(AGI)