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Home > Ok Camera al rendiconto, solo 308 i si’. Berlusconi al Quirinale da Napolitano

Ok Camera al rendiconto, solo 308 i si’. Berlusconi al Quirinale da Napolitano

08 de novembro de 2011 - Por Comunità Italiana

{mosimage}L'Aula della Camera ha approvato il disegno di legge di rendiconto generale dello Stato per il 2010. I voti a favore sono stati 308, nessun contrario, un astenuto. I non votanti sono stati 321.

BERSANI A BERLUSCONI, ORA RASSEGNI DIMISSIONI – "Chiedo al presidente del Consiglio, con ogni forza, che prenda atto finalmente della situazione, che compia un atto. Rassegni le dimissioni. Affidi al presidente della Repubblica la ricerca di una soluzione che metta in grado il nostro grande Paese di affrontare questa emergenza", ha detto nell'Aula della Camera il leader del Pd Pier Luigi Bersani.

"Questo voto ha certificato su un atto dirimente per la governabilità del Paese che il governo non ha la maggioranza in quest'Aula", ha aggiunto Bersani.

"Il Governo non ha la maggioranza alla Camera: per questo ho chiesto che Berlusconi ne prenda atto e si rechi al Quirinale", ha detto il segretario del Pd.

Piazza Affari continua la sua corsa dopo il voto della Camera sul rendiconto dello Stato, passato senza il voto di 321 deputati. Il Ftse Mib avanza del 2,41%.

BERLUSCONI CONTROLLA TABULATO VOTI – Il presidente del Consiglio, subito dopo il voto, si e' messo a controllare il tabulato dei voti che gli e' stato consegnato dalla sottosegretaria Laura Ravetto. Ora tutti i ministri sono intorno al premier per controllare chi ha votato a favore e chi non ha votato per il Rendiconto finanziario dello Stato. Subito dopo il voto Berlusconi ha rivolto qualche parola al ministro dell'Interno Roberto Maroni.

Ragazzi, stringiamoci e decidiamo subito cosa fare. Sono queste le parole che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, avrebbe riferito ai suoi subito dopo la proclamazione del voto sul rendiconto dello Stato e prima di riunire i vertici di maggioranza alla Camera.

C'é un oggettivo problema dei numeri, ora dobbiamo riflettere su cosa fare. Lo avrebbe detto il premier Silvio Berlusconi, a diversi parlamentari della maggioranza prima di lasciare l'Aula di Montecitorio.

DOPO VOTO PREMIER SCRIVE SU MINUTA, 308 -8 TRADITORI – ''Prenda atta, rassegni le dimissioni''. E' quanto Silvio Berlusconi annota su un foglietto di carta – fotografato dall'ANSA – durante i lavori della Camera. Sul foglio ci sono anche appuntati i numeri della votazione sul rendiconto e alcune altre parole: '308 meno 8 traditori'; 'ribaltone'; 'voto'; 'presidente Repubblica'; e 'una soluzione'.

BERLUSCONI AL QUIRINALE – Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e' al Quirinale. Con lui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.

BOSSI, BERLUSCONI DECIDERA' COSA FARE AL COLLE – Berlusconi va a dimettersi? ''Aspettiamo qualche minuto. Decidera' cosa fare al Quirinale''. Lo ha detto il leader della Lega, Umberto Bossi, conversando con i giornalisti alla Camera.

RIUNIONE BERLUSCONI-BOSSI-MARONI-TREMONTI, POI CON LETTA – Presso la Sala del Governo riunione straordinaria tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ed i ministri Umberto Bossi, Giulio Tremonti e Roberto Maroni. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al termine del voto sul Rendiconto, si è recato a Palazzo Chigi per un incontro con Gianni Letta.

Dopo l'arrivo di Silvio Berlusconi che si è riunito con il segretario Gianni Letta a Palazzo Chigi sono arrivati diversi esponenti del centrodestra fra questi: il ministro dell'Interno Roberto Maroni, quello della Semplificazione Roberto Calderoli e il segretario del Pdl Angelino Alfano.

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è entrato nell'aula di Montecitorio e ha preso posto tra i banchi del governo accanto ai ministri leghisti Roberto Maroni e Umberto Bossi. Il premier ha fatto il suo ingresso mentre l'assemblea stava ricordando la scomparsa del deputato del Pdl Franzoso al quale è subentrato, come parlamentare, il capo ufficio stampa del Pdl, Luca D'Alessandro. Il premier è rimasto fino a pochi minuti fa a Palazzo Grazioli, dove ha incontrato Bertolini e Stracquadanio.

LA RUSSA, BERLUSCONI DEVE PARLARE CON CAPO STATO – "Al Colle si sale qualunque sia il risultato. L'ho detto l'ultima volta, lo ripeto ora. Credo che sicuramente il presidente Berlusconi debba parlare con il presidente della Repubblica". Così il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, all'uscita dall'Aula dopo il voto sul rendiconto di bilancio. "Nessuno sottovaluta il voto di oggi – sottolinea – ma l'opposizione continua ad avere un numero di voti inferiore ai nostri". "Sono numeri da esaminare con attenzione e saranno valutati, però sicuramente l'opposizione non ha numeri maggiori", ha aggiunto La Russa, al termine del voto alla Camera.

SVP NON PARTECIPA AL VOTO RENDICONTO – "I deputati della SVP saranno presenti in Aula e non parteciperanno al voto sul Rendiconto dello Stato. Qualora non abbia la maggioranza dell'Aula nel voto di oggi il Presidente del Consiglio tragga immediatamente le dovute conseguenze." E' quanto ha dichiarato Siegfried Brugger a nome dei deputati Svp. I deputati del Svp sono due.

CICCHITTO, OPPOSIZIONE IRRESPONSABILE – "Il governo ha fatto tutto il possibile per rispettare le indicazioni partite dall'Europa e la polemica di tipo tradizionale in una situazione che tradizionale non è rischia di diventare un esercizio sul filo dell'irresponsabilità da parte dell'opposizione". Lo ha affermato il capogruppo del pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto nel corso delle dichiarazioni di voto sul rendiconto generale dello Stato.

BOSSI: BERLUSCONI FACCIA PASSO DI LATO, ALFANO PREMIER – Gli "abbiamo chiesto di fare un passo di lato, laterale": così il leader della Lega Umberto Bossi, arrivando alla Camera, replica ai cronisti che gli domandano se il Carroccio abbia chiesto al premier di fare un passo indietro. E a chi poi gli chiede se la Lega sia per Alfano premier, Bossi risponde scegliendo l'ironia: "E sennò – dice – chi mettiamo? Il segretario del Pd?". "Oggi – ha poi detto Bossi ai giornalisti che gli chiedevano un 'pronostico' sul voto al Rendiconto Generale dello Stato- non succederà niente .

ANTONIONE, DESTRO, GAVA, PITTELLI, BUONFIGLIO NON VOTANO "Abbiamo preso atto con soddisfazione che la Camera dei Deputati, anche per le decisioni preannunciate dalle opposizioni, approverà nel pomeriggio il rendiconto generale dello Stato, come era necessario e doveroso. A tal proposito ribadiamo la necessità che il Presidente del Consiglio favorisca la nascita di un nuovo Governo con la più ampia base parlamentare, per affrontare la drammatica emergenza economica e finanziaria dell'Italia, e a tal fine non parteciperemo, per scelta politica, alle votazioni di oggi". Lo scrivono in una nota i deputati Antonione, Destro, Gava, Pittelli e Buonfiglio.

OPPOSIZIONI IN AULA MA NON VOTANO RENDICONTO – Le opposizioni oggi saranno in Aula ma non voteranno il Rendiconto Generale dello Stato. E' la decisione assunta nel vertice delle opposizioni svoltosi alla Camera. Durante la riunione dei capigruppo delle opposizioni tutti, spiega il capogruppo Fli Benedetto Della Vedova, hanno concordato sulla strategia, compresi i radicali. "Se astenerci o non votare – spiega Rita Bernardini al termine del vertice – sarà valutato. Oggi noi abbiamo un incontro molto importante con Bersani".

TREMONTI LASCIA BRUXELLES E VOLA A ROMA – Il ministro Giulio Tremonti sta rientrando da Bruxelles a Roma e – secondo quanto si apprende – non partecipera' alla riunione dell'Ecofin. Il ministro era arrivato ieri dove ha preso parte alla riunione dell'Eurogruppo. Oggi a Roma e' previsto alla Camera il voto sul Rendiconto.

Fonte: Ansa

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.