L’olio tunisino continuerà a entrare in Europa senza dazi. Il Parlamento europeo ha votato a favore dell’aumento delle importazioni senza dazi di olio tunisino per i prossimi due anni. La decisione riguarda 35 mila tonnellate di olio per due anni, che si aggiungono al contingente tariffario annuale pari a 56.700 all’anno.
L’aumento delle importazioni di olio tunisino senza dazi non potra’ essere esteso al di la’ dei due anni: e’ una delle misure di salvaguardia dei produttori europei di olio che l’Europarlamento ha deciso di inserire nel provvedimento approvato oggi. Inoltre, e’ stata prevista una valutazione intermedia sugli effetti dell’aumento delle importazioni sul mercato europeo, e la possibilita’ di una revoca nel caso ci fosse un impatto troppo negativo per il settore in Europa. Ancora, e’ stata introdotta una clausola di tracciabilita’ delle merci, per garantire che l’olio importato sia interamente prodotto in Tunisia. L’adozione del provvedimento, deciso dall’Ue per sostenere l’economia tunisina messa a dura prova dal crollo del settore turistico in seguito agli attentati terroristici dello scorso anno, e’ avvenuta con 500 voti a favore, 107 contrari a 42 astensioni. Secondo la relatrice liberale Marielle de Sarnez, l’aumento temporaneo “fornira’ un aiuto essenziale alla Tunisia e non dovrebbe destabilizzare il mercato europeo”.
“Rimango fermamente contrario a qualsiasi aumento permanente del contingente di olio tunisino. Come Ministero delle politiche agricole abbiamo posto delle condizioni chiare sull’attuazione e sulle quote mensili dei contingenti e su questi punti non intendiamo cedere. Se non avremo garanzie continueremo a opporci all’adozione del regolamento da parte della commissione” Ne econvinto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina. “Nel frattempo gli organismi di controllo del Ministero, a partire da Capitanerie di Porto, Corpo forestale e Ispettorato repressione frodi – ha concluso – intensificheranno le ispezioni ai porti sul prodotto in arrivo. La filiera dell’olio italiano e’ tra le piu’ controllate in assoluto e negli ultimi due anni abbiamo alzato il livello della risposta contro possibili frodi come mai accaduto in passato”.
“E’ boom delle importazioni (+481% nel 2015) dell’olio di oliva della Tunisia per un totale di oltre 90 milioni di chili. Per questo e’ un errore l’accesso temporaneo supplementare sul mercato dell’Unione di 35mila tonnellate di olio d’oliva tunisino a dazio zero, per il 2016 e 2017, a cui la Ue ha dato il via libera in quanto e’ piu’ forte il rischio delle frodi” spiega il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, secondo cui il nuovo contingente agevolato va ad aggiungersi alle attuali 56.700 tonnellate a dazio zero gia’ previste dall’accordo di associazione Ue-Tunisia, portando il totale degli arrivi “agevolati” annuale oltre quota 90mila tonnellate, praticamente tutto l’import in Italia dal Paese africano. “Il rischio concreto in un anno importante per la ripresa dell’olivicoltura nazionale e’ il moltiplicarsi di frodi, con gli oli di oliva importati che vengono spesso mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianita’ da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri, a danno dei produttori italiani e dei consumatori”, continua Moncalvo. In attesa che vengano strette le maglie larghe della legislazione per non cadere nella trappola del mercato. Il consiglio di Coldiretti e’ quello di guardare con piu’ attenzione le etichette ed acquistare extravergini a denominazione di origine Dop, quelli in cui e’ esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica. L’olio di oliva – conclude la Coldiretti – e’ un settore strategico del Made in Italy con circa 250 milioni di piante su 1,2 milioni di ettari coltivati, con un fatturato del settore stimato in 2 miliardi di euro e con un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate. (AGI)