“A voi una societa’ non bene organizzata affida il compito delicato e fondamentale di provvedere in maniera prevalente alle cura dei figli, all’assistenza degli anziani e dei disabili. Lo fate silenziosamente a volte faticosamente”.
“Le donne sono piu’ capaci di produrre senza distruggere, sanno costruire e innovare tutelando e salvaguardando”. Il capo dello Stato sottolinea, quindi, che “i cambiamenti climatici, la deforestazione, l’inquinamento dei fiumi e dei laghi, la contaminazione del cibo, la scomparsa di specie animali e vegetali rischiano di sfigurare il volto del pianeta, ma anche di peggiorare, in modo drastico, la qualita’ della vita nostra, dei nostri figli e delle generazioni a venire. In questa situazione ancora una volta il ruolo della donna risulta insieme coraggioso e determinante”. Questioni che riguardano da vicino il nostro Paese: “La scarsa attenzione alla salvaguardia del territorio, l’abbandono dei campi, la mancata cura dei boschi, l’inquinamento, lo sfruttamento intensivo delle risorse ambientali, producono danni incalcolabili in un contesto fragile come quello italiano. La mano dell’uomo”, e’ il monito del Capo dello Stato, “e’ spesso alla base di dissesti, alluvioni, frane, che sono pericolosi per la vita dei cittadini e comportano un dispendio di energie e di risorse pubbliche”. Da qui la necessita’ di passare dalla logica dell’emergenza a quella della prevenzione. E il capo dello Stato al proposito vuole “dare atto al Parlamento, senza entrare nel merito, di aver compiuto un importante passo avanti nella definizione del reato di disastro ambientale: un crimine grave finora sanzionato con pene inadeguate”.(AGI)