L’azienda degli apparati di trasmissione del segnale radiotelevisivo di Mediaset aveva lanciato lo scorso 24 febbraio l’Opas a 4,5 euro per azione puntando, in un primo tempo, ad almeno il 66,7% del capitale della società torri della Rai. L’operazione, lanciata a sorpresa, ha provocato una levata di scudi. Il governo è intervenuto per dire che la maggioranza sarebbe rimasta comunque in mano pubblica (viale Mazzini ha in mano il 65% di Rai Way), l’Antitrust ha aperto un’istruttoria giudicando la prospettata fusione pericolosa per la concorrenza, la Consob ha prima congelato poi bocciato la proposta di acquisto e scambio. La decisione di Ei Towers di abbassare dal 66,7 al 40% la soglia per la validità dell’Opas secondo la Commissione ha fatto infatti venir meno i presupposti e gli obiettivi della proposta. A fronte del no arrivato, in seguito, pure dal Cda di viale Mazzini anche all’Opas modificata, Ei Towers ha gettato la spugna e a metà aprile, dopo settimane di passione, ha ritirato l’offerta. (ANSA)