“Non mi sono accorto di nulla” – “Non mi sono reso conto assolutamente di aver provocato un tale casino”. E’ quanto, in sostanza, ha raccontato ai carabinieri di Anagni il 44enne. L’uomo, che lavora come pizzaiolo in un locale nella zona di Rebibbia, ieri sera ha raggiunto la Stazione con la metro B1 ed e’ salito sul treno per Anagni, ignaro del fatto che – nel frattempo – alcune chiamate al 112 avessero segnalato la sua presenza sulle banchine. Ad Anagni vivono i genitori del pizzaiolo e, da quando questi e’ separato dalla compagna, anche il figlio minorenne: “il fucile era per lui”, ha ribadito l’uomo ai militari, “me l’ha regalato un amico e io lo stavo portando al bambino”.
Sul convoglio, il fucile ha attirato l’attenzione del capotreno e di un maresciallo dei carabinieri libero dal servizio ma a quest’ultimo e’ bastata un’occhiata per rendersi conto che si trattava di un giocattolo: “lo sto portando a mio figlio”, gli ha confermato il 44enne. Mentre a Roma continuava la caccia all’uomo e i media diffondevano la falsa notizia di un fermo, l’uomo ha raggiunto casa dei suoi, nella zona della fabbrica Marangoni. Solo stamattina avrebbe preso coscienza della situazione (“mia madre mi ha riconosciuto dalle immagini, e mi ha detto ‘ti stanno cercando'”) ‘consegnandosi’ ai carabinieri che nel frattempo erano riusciti a risalire alla sua identita’. “Tanto clamore per un giocattolo”, avrebbe esclamato. Per lui nessuna denuncia. (AGI)