Per Francesco la stra per ricucire lo strappo di Martin Lutero di 500 anni fa è “chiedere perdono insieme” per le colpe del passato: “Dio solo è giudice”, ha avvertito il Papa. “C’era una sincera volontà da entrambe le parti di professare e difendere la vera fede, ma siamo anche consapevoli che ci siamo chiusi in noi stessi per paura o pregiudizio verso la fede che gli altri professano con un accento e un linguaggio diversi”, ha osservato Bergoglio, ammettendo che occorre essere grati della Riforma: “Con gratitudine riconosciamo che la Riforma ha contribuito a dare maggiore centralità alla Sacra Scrittura nella vita della Chiesa” e “l’esperienza spirituale di Martin Lutero ci interpella e ci ricorda che non possiamo fare nulla senza Dio”. Concetti ripresi nella Dichiarazione congiunta cattolico-luterana in cui si afferma la necessità di andare incontro ai fratelli luterani, condividere la loro storia, valorizzare ciò che è stato, la positività che nonostante le divisioni ha portato l’azione di Martin Lutero.
Il Papa ha anche incontrato re Carlo Gustavo XVI e con la regina Silvia al Palazzo Reale. Al termine, assieme ai Reali di Svezia, il Papa si è spostato alla Cattedrale Luterana di Lund, che è adiacente al Palazzo. Papa Francesco ha donato ai Reali di Svezia una stampa celebrativa del Giubileo della Misericordia realizzata in occasione dell’Anno Santo. Il disegno e’ del maestro Pierluigi Isola ed è stato tradotto graficamente dal maestro Patrizio Di Sciullo. Nella parte alta dell’opera è raffigurata una veduta prospettica delle “sette chiese” romane, meta della devozione giubilare. Nella parte bassa sono rappresentate allegoricamente le opere di misericordia, raccordate con diversi elementi architettonici.
Nel volo verso Malmo, Papa Francesco ha fatto un cenno indiretto alle polemiche dei giorni scorsi sulla sua decisione di partecipare alla commemorazione. “E’ un viaggio importante – ha detto ai giornalisti che volano con lui – perché è un viaggio molto ecclesiale nel campo dell’ecumenismo. Il vostro lavoro aiuterà molto perché la gente lo capisca bene”. Come è noto il prefetto dell’ex Sant’Uffizio, cardinale Gerhard Ludwig Muller, ha detto che “per i cattolici non c’è nulla da festeggiare nell’anniversario della Riforma”. E in un’intervista pre viaggio il Papa ha risposto: “non si può essere cattolici e settari”.
Plauso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio al Papa in occasione del viaggio: “L’Italia guarda con attenzione a questa missione, che rappresenta una tappa di primaria rilevanza nel dialogo ecumenico”. “La sua presenza alla commemorazione comune luterano-cattolica della riforma – ha aggiunto Mattarella – lancia un messaggio di concordia e pace all’Europa e al mondo intero e costituisce viva testimonianza dell’impegno da tempo profuso per alimentare un fecondo dialogo che consenta il superamento delle divisioni nel mondo cristiano”. (AGI)