Comunità Italiana

Pdl dimissioni irrevocabili

 

Hanno presentato questa mattina le proprie dimissioni ‘irrevocabili’ a palazzo Chigi, ma i cinque ministri ‘colombe’ del Pdl hanno tirato fuori gli artigli. E mentre si attendono gli esiti dello show down interno al Popolo della liberta’, e’ riscattato l’allarme spread. Quanto al premier Enrico Letta, ieri sera ha messo in chiaro che non intende fare “il re Travicello” e anche al Pd si continua a escludere ogni ipotesi di ‘governicchio’.
 

 

“Noi non abbiamo paura”, hanno scandito in un comunicato congiunto Angelino Alfano, Gaetano Quagliariello, Beatrice Lorenzin, Nunzia De Girolamo e Maurizio Lupi. Il messaggio e’ diretto ad Alessandro Sallusti e al suo editoriale di questa mattina su Il Giornale. “Se pensa di intimidire noi e il libero confronto dentro il nostro movimento politico, si sbaglia di grosso”, hanno insistito, “se il metodo Boffo ha forse funzionato con qualcuno, non funzionera’ con noi”.
 

 

I ministri difendono le ragioni del dissenso apertamente espresso. “Prima di sganciare l’atomica era necessario fare una serie di passi”, ha spiegato Quagliariello, “a un fallo non si risponde con una testata”. Il ministro ha smentito l’intenzione di fondare un nuovo partito e ha confermato che restera’ nel Pdl; a Forza Italia pero’, se sara’ quella “immaginata nell’ultima settimana” non aderira’.
 

 

“Non posso accettare l’idea di un partito alla Alba Dorata che considera traditori chi la pensa diversamente”, ha attaccato anche la Lorenzin. Ha ostentato fiducia invece Lupi: “Berlusconi trovera’ la sintesi”, ha assicurato.
  Durissimi i colleghi di governo. “Considero la decisone adottata dal Pdl completamente a sfavore dell’Italia, un vero e proprio tradimento che spero possa essere superato con una riflessione onesta da parte di quel partito”, ha attaccato Mario Mauro, arrivato a chiedere al Ppe di isolare Berlusconi.
 

 

Il Pd intanto non cambia linea. “Dico no a un governo fatto con un po’ di voti di transfughi e che vive una vita stentata”, ha ribadito Guglielmo Epifani, preoccupato per la reazione dei mercati. “Il centrodestra sta facendo saltare in aria il Paese ed era evidente che lo spread sarebbe ripartito”, ha ammonito.
  “Sosteniamo convintamente Letta perche’ c’e’ bisogno di un governo forte e autorevole”, ha sottolineato il presidente dei deputati del Pd, Roberto Speranza.

 

‘Tutti a casa’ e’ invece il rinnovato pressing di Beppe Grillo. “Questa gente non si deve piu’ avvicinare alla legge elettorale e alla Costituzione. Devono andare via perche’ sono stati soci per vent’anni di un bandito”, ha detto dagli uffici della Rai di viale Mazzini occupati stamani.
  Scettico sulle elezioni Roberto Maroni: “Penso che Letta fara’ di tutto per fare un bis con qualche transfugo”.
(AGI) .