"Un anno e mezzo fa c'era effettivamente il rischio di un effetto domino. Ora sia nella Commissione europea sia nella Bce ci sono servizi che stanno lavorando sugli scenari d'emergenza nel caso in cui la Grecia fallisca". Lo ha detto il Commissario europeo per il commercio Karel De Gucht in una intervista al quotidiano fiammingo De Standaard. Il servizio è titolato "La fine della partita in Grecia è cominciata".
Alta volatilità per le borse europee: dopo un avvio pesante i listini hanno recuperato terreno, guidati da Madrid (+0,5%) che ha azzerato le perdite, superiori ai due punti percentuali, segnate ad inizio seduta. Migliora anche Milano che cede lo 0,3% mentre restano sotto pressione Stoccolma (-1,80%) e Parigi (-0,92%). Oltre ai timori sull'Eurozona e i deludenti dati macro americani di ieri, pesano sui listini anche i segnali di rallentamento della crescita economica in Cina dove i prezzi delle case hanno segnato lo scorso mese un calo record in diverse città mentre i concessionari di auto hanno visto crescere le loro scorte. Così auto e materie prime sono tra i settori più in difficoltà, con Volkswagen (-2,14%), Porsche (-2,09%) e Rio Tinto (-1,45%) Rimbalzano invece le banche, nonostante Moody's abbia tagliato il rating degli istituti spagnoli dopo quello degli italiani. Bankia balza del 15,5%, Bbva del 3,6%, Santander del 3,2%.
BERLINO,PREPARARSI EVENTUALITA' USCITA GRECIA DA EURO – Il governo tedesco ha il compito di prepararsi a una possibile uscita della Grecia dall'euro. Lo ha detto il portavoce del ministero delle Finanze tedesco Silke Bruns, secondo quanto riferisce Bloomberg. "I cittadini si aspettano giustamente che il governo sia pronto ad ogni eventualità" ha dichiarato Bruns rispondendo a una domanda dei giornalisti a Berlino.
SPREAD BTP-BUND SOTTO 440 PUNTI – Lo spread Btp-Bund si restringe e torna sotto i 440 punti base (436), con il rendimento del Btp a 10 anni al 5,78%. Il differenziale tra i decennali spagnoli e tedeschi si riduce fin sotto i 490 punti (487) dopo essersi riavvicinato nei primi scambi alla soglia dei 500 punti. Segna intanto un nuovo record il rischio debito di Madrid: i credit default swap, che misurano la percezione del mercato del rischio di insolvenza, sono saliti a quota 560.
ASIA IN PICCHIATA SU TIMORI EUROZONA E DATI USA MILANO – Borse asiatiche in picchiata sull'acuirsi della crisi del debito in Europa, generata dell'instabilità politica della Grecia e dai timori di una sua uscita dall'euro e dell'impennata degli spread e dei rendimenti dei Paesi periferici, inclusi Spagna e Italia, mentre fioccano sulle banche del Vecchio Continente i downgrade delle agenzie di rating. L'indice Msci per l'area dell'Asia-Pacifico è arrivato a cedere fino al 3%, il peggior calo da novembre, annullando i rialzi mesi a segno quest'anno. Al tonfo delle borse asiatiche hanno contribuito anche i dati Usa: che l'indice Fed di Philadelphia, che monitora l'attività del distretto manifatturiero nel settore industriale americano della costa orientale, si è contratto in maggio a -5,8 dall'8,5 del mese precedente. Tokyo ha così chiuso in calo del 2,99%, Hong Kong cede il 2,60%, Seul il 3,40%, Sydney il 2,67%. La situazione di tensione sui mercati e i timori sull'Eurozona, dopo che ieri Moody's ha tagliato il rating di 16 banche spagnole e Fitch quello della Grecia sui timori di una uscita di Atene dall'euro, hanno portato la moneta unica ai minimi degli ultimi quattro mesi sul dollaro mentre i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi sono scesi ai minimi dal 2003. In calo i future sugli indici americani: quello sullo S&P 500 cede lo 0,4%. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico: – Tokyo -2,99% – Hong Kong -2,60% (in corso) – Shanghai -1,29% (in corso) – Taiwan -2,79% – Seul -3,40% – Sydney -2,67% – Mumbai -1,04% (in corso) – Singapore -2,04% (in corso) – Bangkok -2,03%
MERKEL CHIAMA PRESIDENTE PAPOULIAS – La cancelliera tedesca Angela Merkel ha avuto stamani una consultazione telefonica con il presidente greco Karolos Papoulias per informarsi sulla difficile situazione di quel Paese. Lo ha reso noto stamani in conferenza stampa Georg Streiter, viceportavoce di Merkel.
MARIO MONTI ATTERRATO A WASHINGTON – Il presidente del Consiglio Mario Monti è appena atterrato a Washington, da dove di recherà a Camp David per partecipare alla riunione del G8 che si tiene nella residenza del presidente americano Barack Obama. Il giorno successivo, sabato, i capi di stato e di governo si sposteranno a Chicago dove parteciperanno al vertice della Nato.
I LEADER UE: CRESCITA E RIGORE – Crescita e rigore possono e devono camminare ''di pari passo''. Nell'era post 'Merkozy', i leader Ue cercano di mostrarsi compatti per dare un segnale forte al presidente Usa Barack Obama, tornato a chiedere all'Europa diaffrontare con decisione la crisi per scongiurare rischi dicontagio e far scendere la febbre dei mercati. L'obiettivo del confronto di oggi al telefono durato piu' diun'ora tra Monti, Hollande, Cameron e Merkel, al quale hanno partecipato anche Van Rompuy e Barroso, e' chiaro. Dare unsegnale di discontinuita', dimostrare la volonta' concreta di passare a quella che lo stesso Monti aveva ribattezzato la 'fase due' di Bruxelles: la crescita, senza abbandonare pero' il rigore. Ed evitare cosi' che il G8 che si apre domani a Camp David si trasformi in un processo all'impasse di un'Europa chenon e' stata in grado di reagire alla crisi. E alla quale anche l'Fmi ha chiesto oggi interventi concreti. Il premier italiano, quello britannico, il presidente francese e la cancelliera tedesca, durante una conference call pre-summit, si sono trovati ''in pieno accordo'' sul fatto che crescita e rigore ''non sono in contrasto tra loro'', ma sono''entrambi necessari'', come si e' affrettato a far sapere il portavoce della Merkel, fino ad ora rimasta irremovibile sulla linea del rigore. Del resto i mutati equilibri europei dopo l'uscita di scena di Sarkozy, la batosta elettorale che ha colpito la cancelliera e l'arrivo di un acceso sostenitore della necessita' di puntare sulla crescita come Hollande, giocano a favore di chi, come Monti, da tempo incalza l'Europa sul fronte dello sviluppo.
GRECIA DECLASSATA – Fitch ha tagliato il rating della Grecia a 'CCC', un gradino sopra il livello 'D' che indicadefault, dal precedente 'B-'. Lo comunica l'agenzia di rating."Il downgrade riflette il rischio, esacerbato, che la Greciapossa non essere più in grado di sostenere la sua presenzanell'Unione economica e monetaria".
MOODY'S TAGLIA RATING A 16 BANCHE SPAGNA – L'agenzia internazionale Moody'staglia il rating di 16 banche spagnole e di Santander UK,divisione del Banco Santander. Lo comunica Moody's in una nota.Le prospettive sono negative. Moody'staglia il rating di quattro regioni spagnole. Si tratta diCatalogna, Murcia, Andalusia ed Extremadura. Lo comunica Moody'sin una nota, spiegando che la decisione è legata alla "deboleperfomance finanziaria nel 2011".
Fonte: Ansa