Comunità Italiana

Piazza Affari riduce calo, ma spread vola

Lo spread dei Btp decennali italiani viaggia a 522 punti base, in lieve calo dai massimi di oggi, mentre la Spagna è 626 centesimi e vede la scadenza a cinque anni pagare oltre 700 centesimi sopra il bund. La Francia, intanto, viaggia con un premio di rendimento sui bund tedeschi di 97,8 punti base.

L'euro tenta il recupero e risale a quota 1,21 dollari, dopo aver rivisto i minimi da due anni scendendo fino a 1,2082 dollari. La moneta europea oscilla ora a 1,2105 dollari.

BORSA MILANO: RIDUCE CALO (-2,7%) DOPO DIVIETO CONSOB – Riduce immediatamente il calo Piazza Affari dopo la reintroduzione del divieto alle vendite allo scoperto da parte della Consob. Il Ftse Mib cede il 2,76% a 12.704 punti, con ancora molti titoli sospesi per eccesso di volatilità, tra cui Mps (-2,67% teorico), Bpm (-2,54% teorico), Intesa Sanpaolo (-2,29% teorico) e Unicredit (-2,63% teorico). In calo anche Fiat (-3,09%), Generali (-2,42%) ed Eni (-3,07%), mentre in testa al listino si segnalano Lottomatica (-0,32%), Campari (-0,75%) ed A2a (-1,05%).

La Spagna segue l'esempio dell'Italia e blocca le vendite allo scoperto in Borsa. L'Authority della Borsa spagnola – scrive Bloomberg – ha posto il divieto del cosiddetto short selling per 3 mesi su tutti i titoli aggiungendo che lo stop potrebbe essere anche prolungato oltre il termine dei 3 mesi.

"I mercati azionari europei stanno attraversando un periodo di estrema volatilità che potrebbe causare un loro disordinato funzionamento e incidere sul normale sviluppo dell' attività finanziaria". Con questa premessa la Comision Nacional del mercato de valores, è intervenuta, si legge nel provvedimento pubblicato sul sito della Cnmv, coordinandosi con l'autorità di viglianza italiana e vietando le vendite allo scoperto. Il divieto, si legge nella comunicazione della Cnmv, entra in vigore immediatamente fino alla chiusura della sessione di mercato del prossimo 23 di ottobre e potrà essere rinnovato o revocato in base alle esigenze.

BORSE, ALTA TENSIONE EUROPA – Si mantiene alta la tensione sulle principali Borse europee, mentre da Oltreoceano giungono segnali poco rassicuranti, con i future su Wall Street in calo di oltre un punto percentuale, in attesa di conoscere l'indice della Fed di Chicago a giugno, previsto per le 14.30. Londra e Francoforte (-1,7%) appaiono più caute, mentre Milano e Madrid  si confermano le peggiori dietro a Parigi (-2%). Con il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi a quota 518 punti (625 il divario per i titoli spagnoli), soffrono soprattutto i bancari e gli assicurativi. In particolare le vendite colpiscono Mps (-8,96%) e Intesa Sanpaolo (-8,53%) sulla piazza milanese, mentre ad Atene tocca a National Bank of Greece (-8,06%). Sotto pressione anche Bnp Paribas (-5,84%) a Parigi, Banco Popular Espanol (-5,71%) a Madrid e Commerzbank (-5,13%) a Francoforte. In campo assicurativo invece scivolano Ing (-6,2%) ad Amsterdam, Aviva (-5,12%) a Londra e Axa(-3,53%) in riva alla Senna. Non va meglio a Generali (-3,3%). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. – Londra -1,78% – Parigi -2,06% – Francoforte -1,69% – Madrid -3,12% – Amsterdam -1,58% – Stoccolma -1,73% – Zurigo -1,07%.

MONTI: SITUAZIONE DIFFICILE, PUNTARE SU ECONOMIA REALE  – "Proprio la situazione difficile nella quale versa l'Europa e in particolare l'eurozona é per noi motivo in più per cercare rapporti solidi nell'economia reale, industriale e commerciale; e quindi la Russia da questo punto di vista è un punto di ancoraggio di grande importanza strategica". Sono le battute iniziali del premier Mario Monti nell'incontro con il presidente russo Vladimir Putin in corso a Soci.

UE, GRECIA DEVE RESTARE MEMBRO EUROZONA – La Grecia "deve restare nell'Eurozona". Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue dopo le notizie comparse sulla stampa su una possibile uscita di Atene dall'euro. Il portavoce ha anche detto che Bruxelles è "fiduciosa" sulla possibilità di concedere una nuova tranche di aiuti alla Grecia, ma non prima di settembre.

SPAGNA, NON SARA' NECESSARIO SALVATAGGIO UE – Per la Spagna non sarà necessario "nessun salvataggio integrale" da parte dell'Ue. Lo ha ribadito il ministro dell' Economia spagnolo, Luis de Guindos oggi davanti ai deputati a cui ha spiegato i dettagli del prestito di 30 miliardi di euro concesso dall' Eurogruppo per ricapitalizzare il settore bancario spagnolo.

BONANNI, PATTO SOCIALE CONTRO SCIACALLI BORSA – "A Monti diciamo che il tempo è scaduto. Deve convocarci subito. Serve un nuovo patto sociale", come nel '93. Questa la risposta da mettere in campo secondo il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, contro ''l'attacco speculativo, lo sciacallaggio" in corso. I soli tagli "portano alla recessione", sostiene.

"Chiediamo a Monti di fare un patto Governo, Regioni-Enti locali, sindacati e Confindustria per un disegno di rafforzamento di ciò che dà ricchezza e benessere al Paese" e cioé di rilancio "dei nostri capisaldi, l'industria e i servizi" e di difesa dei "nostri gioielli di famiglia", afferma Bonanni parlando in occasione della presentazione del rapporto annuale della Cisl sull'industria, dal quale, dice, emerge un quadro "allarmante". Secondo Bonanni "il risanamento non passa attraverso i soli tagli. Siamo già in deragliamento completo". In atto, considerando i livelli della borsa e dello spread, c'é "un gioco al massacro da parte degli avvoltoi. Ma da parte della classe dirigente e del Governo, sia nazionale che locale, non c'é la consapevolezza che la partita si gioca sui nostri capisaldi, l'industria e servizi. Chiediamo a Monti e a tutti i presidenti delle Regioni di dare una sveglia all'Italia: vogliamo un patto vero", perché "siamo molto preoccupati dell'andazzo italiano". In corso, sottolinea il leader della Cisl, "c'é un gioco speculativo a dismisura, uno sciacallaggio che non si giustifica rispetto ai fondamentali dell'Italia che sono più solidi e non sono quelli della Spagna. L'attacco – evidenzia – si respinge con una coesione politica e sociale molto forte, con una concertazione che è a favore del Paese. La risposta a costoro non è tagliare". Poiché "abbiamo il fiato sul collo", l'appello è, quindi, di non andare "in ordine sparso. Se Monti non vuole andare nella tana del lupo deve fare questo, entrare nella logica della concertazione e del confronto serrato: costruire un'alleanza fortissima fra tutti i soggetti, altrimenti non esiste alcun salvataggio del Paese attraverso un dirigismo cieco", conclude Bonanni.
UE-17, DEBITO A 88,2%, ITALIA RECORD A 123,3% – Continua a salire il debito pubblico nell'eurozona. Secondo i dati diffusi da Eurostat, nel primo trimestre ha raggiunto l'88,2% del pil contro l'87,3% di fine 2011. Anche in Italia debito in aumento al 123,3%, secondo solo alla Grecia (132,4%) e tocca un nuovo picco storico dal '95 quando raggiunse il 120,9%. Era al 120,1% a fine 2011. 

ASIA IN ROSSO SU TONFO EURO, CINA VEDE RALLENTAMENTO – Seduta in rosso per i mercati asiatici con l'euro che è caduto sotto la soglia dei 95 yen per la prima volta da oltre 11 anni in scia alle preoccupazioni legate alla moneta unica in Grecia e Spagna. L'indice Msci dell'area Asia Pacifico ha così perso l'1,6 per cento. In particolare, a creare tensioni sul mercato ha contribuito il board della Banca centrale cinese che ha previsto una frenata dell'economia della Repubblica popolare e si è detto preoccupato per lo stato di salute della Grecia che potrebbe uscire dall'Eurozona. In questo scenario davanti alle principali Borse asiatiche si é visto il segno meno con Hong Kong che ha perso oltre 2,5 punti percentuali, mentre Tokyo ha sfiorato un calo del 2 per cento. In decisa flessione anche Seul (-1,84%).

Fonte: Ansa