“Il governo ha espresso chiaramente l’intenzione di non voler procedere in questa direzione”: così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, nel corso del question time, ha risposto ad una interrogazione sull’eventualità di una “riduzione delle pensioni superiori a 2mila euro” ipotizzate dalla proposta di riforma del sistema pensionistico delineate dal presidente dell’Inps, Tito Boeri.
“Per il governo il tema è già stato affrontato e risolto in questo senso”, ha proseguito Poletti, sia in sede di spending review e sia di fronte all’ipotesi di un intervento previdenziale, che sarà affrontato con la prossima legge di stabilità. Il ministro ha risposto ad un’interrogazione sulle proposte di riforma del sistema pensionistico delineate dal presidente dell’Inps, Tito Boeri. Nei giorni scorsi, Boeri aveva parlato della necessità di un intervento sulle pensioni molto alte non giustificate dai contributi versati. Poletti si è poi soffermato nuovamente sul “problema socialmente rilevante”, rappresentato da chi è senza lavoro, è vicino alla pensione ma non ha ancora raggiunto i requisiti necessari, che “è all’attenzione del governo”, il quale sta valutando “le soluzioni previdenziali o sociali che possono coprire questa situazione”. Rispondendo ad un’altra interrogazione riferita in modo specifico agli esodati e alla richiesta di una settima operazione di salvaguardia, “sappiamo che c’è ancora un tema aperto”, ha premesso il ministro che poi ha ribadito come le risorse non utilizzate ma già stanziate per le sei salvaguardie saranno spese per “coprire” altri casi. “Confermiamo l’intenzione di mantenere utilizzate le risorse per affrontare quella parte di problemi ancora irrisolta”. Infine per quanto riguarda gli sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilità per il 2015 a favore delle assunzioni a tempo indeterminato, il ministro ha assicurato che c’è “la piena copertura finanziaria per gli auspicati nuovi contratti e per le trasformazioni”.
Inps importante ma lavoro compete governo – L’Inps è “uno strumento importante a supporto dell’azione del governo e del parlamento. Fa elaborazioni interessanti ma – ha sottolineato – il lavoro comunque compete al governo”.(ANSA)