Comunità Italiana

Poliziotti uccisi a Dallas

A Dallas e’ esplosa la rabbia per la questione razziale e gli abusi della polizia contro la comunita’ afroamericana: cinque poliziotti sono morti e almeno sette agenti e due civili sono rimati feriti, dopo esser stati colpiti da cecchini che hanno sparato durante una manifestazione contro gli abusi della polizia nei confronti degli afroamericani.

La polizia ritiene che persone armate abbiano coordinato l’attacco, posizionandosi in postazioni triangolate vicino al punto d’arrivo del tragitto dei manifestanti. Sono state fermate tre persone e un’altra, che si era nascosta in un garage nel cuore della citta’, non lontano dal luogo dove era avvenuta la strage, e’ morta nello scambio a fuoco con la polizia, dopo ore di negoziato. Non e’ ancora chiaro se sia stato ucciso dalle forze dell’ordine o se si sia suicidato. L’uomo aveva minacciato di uccidere altri agenti e di far detonare bombe, nascoste nel garage e in citta’. “Ha detto ai nostri negoziatori che la fine si avvicina, che avrebbe fatto ancora del male e ucciso altri agenti. Ha aggiunto che ci sono bombe nel garage e nel centro” cittadino, ha riferito il capo della polizia, Mike Brown. La polizia ha setacciato l’area nei pressi ma finora non ha trovato esplosivo. Un afroamericano, con una maglietta mimetica e una bandoliera con un fucile appeso, che sembrava tra i sospetti e la cui foto era ampiamente circolata sui social media, e’ stato poi rilasciato.

La sparatoria e’ cominciata intorno alle 20:45 ora locale, mentre centinaia di persone si erano radunate per protestare contro la brutalita’ della polizia, dopo l’ennesima morte di due afroamericani, per mano di poliziotti, uno in Louisiana e un altro in Minnesota.
In un messaggio da Varsavia dove partecipa al vertice Nato, il presidente Barack Obama ha definito l’attacco “odioso, premeditato e ignobile” e ha promesso giustizia per questa “tremenda tragedia”: “L’intera citta’ e’ nel dolore”. Ma ha aggiunto che “la violenza contro le forze dell’ordine non puo’ mai essere giustificata”; e ha ribadito il suo appoggio a quelli che sono nei corpi di polizia perche’ “hanno un compito “difficile” e “la stragrande maggioranza fa un buon lavoro”.

Il presidente ha sottolineato che una volta che saranno chiariti i fatti si dovra’ riaprire il dibattito sul facile accesso alle armi, che “rendono piu’ letali questi attacchi” (in Texas dall’inizio dell’anno una legge consente di portare le armi in pubblico). Nella notte italiana, arrivando a Varsavia, il presidente americano aveva gia’ affrontato il tema della violenza della polizia contro i neri: “C’e’ gente che sente di non essere trattata in modo uguale a causa del colore della pelle. Non e’ una questione bianca, una questione ispanica, e’ una questione americana”.

Quasi un centinaio di agenti erano stati dispiegati nel centro di Dallas per la marcia contro gli abusi della polizia, in una notte i cui queste nanifestazioni si sono ripetute in varie citta’ del Paese.(AGI)