Comunità Italiana

Prescrizione: Camera approva ddl, va al Senato

La Camera ha approvato con 274 sì, 26 no e 121 astenuti il ddl sulla prescrizione. Il testo va ora in Senato.

“Ci sono valutazioni che possono essere prese in considerazione, altre che non mi sento di condividere, valuteremo nel passaggio del Senato” ma “sull’impostazione della prescrizione non credo si possa tornare indietro”, ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando sui dubbi avanzati da Ncd sul ddl prescrizione.

“Su alcuni punti fermi non credo si possa fare un passo indietro”, ribadisce Orlando spiegando che “questo è un provvedimento che può essere letto e definito autonomamente, va coordinato con altri, con l’assetto che daremo al processo penale, dobbiamo coordinare questi aspetti, in questo c’è un margine di lavoro e di affinamento che credo sia assolutamente necessario e razionale”. Ma, sottolinea il Guardasigilli ai cronisti, “sull’impostazione della prescrizione così come è non credo si possa tornare indietro. Sulla definizione di una specificità di alcuni reati che hanno come presupposto un patto che in qualche modo li secreta per molto tempo”, come la corruzione, “non credo si possa tornare indietro. Sul come, su quali tipi di strumenti sono più idonei a riconoscere questa specificità, ci può essere una discussione”. “Ma – conclude – vorrei essere chiaro: il disvalore sociale di un illecito deve essere rappresentato dalla pena non dalla prescrizione”.

“Credo sia sbagliato parlare di spaccatura nella maggioranza perché alla fine mi pare che il voto di astensione dimostra disponibilità a continuare il confronto”, ha sottolineato Orlando che, rispondendo ad una domanda sulla decisività dei voti di Ncd al Senato spiega: “noi oggi non abbiamo fatto questa scelta guardando alla decisività dei voti”.

Poi ancora: L’ok della Camera “conferma la fondatezza di un metodo, che è quello di cercare un’interlocuzione con tutte le forze politiche”, ha detto il ministro della Giustizia.

Ncd, dopo aver contrastato l’articolo 1 del testo che prevede tra l’altro l’aumento della metà del tempo della prescrizione per la corruzione, decide alla fine di astenersi in attesa di possibili modifiche del testo al Senato. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, pur aprendo a limature difende il provvedimento: “Respingo l’accusa che sia un aumento irragionevole” dei tempi di prescrizione. Con il via libera all’articolo 1 del testo raddoppiano i tempi della prescrizione per il reato di corruzione.

Ncd, via l’articolo 1 – “Ncd chiede in modo convinto l’abrogazione dell’art. 1” al ddl sulla prescrizione e qualora la maggioranza insistesse nel difenderlo, Ncd “sarebbe pronta a trarne le conseguenze per il voto finale”. Lo ha detto il deputato Ncd Alessandro Pagano. Il partito di Alfano ha anche presentato un emendamento al provvedimento che è, però, stato bocciato dall’Aula. I centristi, alla fine, hanno deciso, comunque, di astenersi nel voto finale sul provvedimento in attesa di modifiche al Senato.

Orlando apre a modifiche ma difende provvedimento – “Respingo l’accusa di aumentare in modo irragionevole e senza un disegno di insieme i tempi di prescrizione e quindi di conseguenza i tempi del processo”. Lo dice il ministro della Giustizia Andrea Orlando intervenendo in Aula alla Camera durante l’esame del ddl sulla prescrizione. La possibilità di “coordinare” le norme sulla prescrizione “con interventi che devono incidere sulla ragionevole durata processo e sulle modifiche delle pene per alcuni tipi di reato sarà riservata alla seconda lettura in Senato”.(ANSA)