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Presidenza diventa un business

Manca poco al 20 gennaio, quando Donald Trump si insedierà ufficialmente alla Casa Bianca. E i preparativi per il gran giorno sono in corso: per l’occasione, una fondazione no profit texana, guidata dai due figli maggiori del presidente eletto, offre un pacchetto tutto compreso per partecipare al fine settimana inaugurale – foto con il presidente inclusa – in cambio di un milione di dollari da donare a non specificati enti di beneficenza ‘conservatori’.

La presidenza Trump diventa un brand commerciale

L’uso del ‘brand’ presidenziale da parte della famiglia Trump è stato di recente messo in discussione: è il caso dell’asta per un caffè con Ivanka Trump, cancellata la settimana scorsa dopo le polemiche di carattere etico sollevate verso quella che sembrava la messa in vendita di una via di accesso privilegiata al prossimo inquilino della Casa Bianca. In dieci giorni erano arrivate 28 offerte, la più alta di quasi 73mila dollari, per l’incontro privato di 45 minuti con la ‘First Daughter’. I soldi sarebbero dovuti andare in beneficenza alla Eric Trump Foundation per destinarli al St. Jude Children’s Research Hospital in Tennessee.

Tra gli offerenti, almeno tre erano imprenditori che hanno spiegato di voler parlare con Ivanka per cercare di capire la direzione della prossima amministrazione o perorare una causa importante presso il padre, il prossimo 45esimo presidente degli Stati Uniti.

Il ‘menù’ per l’Opening Day 2017

Sono sei i pacchetti a disposizione per i fortunati partecipanti alla serata ‘Opening Day 2017’, programmata al Walter E. Washington Convention Center per il 21 gennaio, giorno successivo alla cerimonia d’inaugurazione pubblica. Come mostra la locandina, diffusa dal sito Tmz.com, si va dall’offerta ‘base’ di 25mila dollari fino a un milione. Per chi staccherà un assegno a sei zeri spetta il pacchetto Aquila Testa Bianca con “accoglienza privata e la possibilità di una foto di gruppo per 16 ospiti con il presidente Donald J. Trump”, insieme a “una battuta di caccia o di pesca di più giorni per 4 ospiti con Donald Trump Jr. e/o Eric Trump e il team”. Sono inclusi biglietti per la Vip Lounge e accesso prioritario all’evento, insieme a “quattro chitarre autografate dagli artisti dell’Opening Day 2017”. Per 500mila dollari, la proposta Orso Grizzly, i partecipanti alla foto di gruppo con il presidente diminuiscono a 8, così come la battuta di caccia o pesca si riduce a 2 ospiti e due le chitarre autografate. E si continua a scendere man mano che si passa a pacchetti più economici (l’Alce da 250mila dollari, il Marlin da 100mila, la Trota iridea da 50mila e il Tacchino selvatico da 25mila).

Un evento all’insegna di caccia, pesca e vita all’aria aperta

La brochure publicizza “l’opportunità di giocare un ruolo significativo mentre la nostra famiglia commemora l’inaugurazione del nostro padre, amico e presidente Donald J. Trump. Unitevi a noi per celebrare la grande tradizione americana dello sport all’aria aperta, caccia, pesca e della conservazione” dell’ambiente. La serata sarà all’insegna di “mimetica & gemelli”, un mix di stili che non disdegna “jeans, stivali e cappelli”. Un modo per celebrare quel sogno americano delle vaste praterie e il mito dell’uomo della frontiera, apertamente sfruttati da Trump durante la campagna elettorale. Un ringraziamento per il sostegno ricevuto dal candidato repubblicano in Stati come Michigan, Ohio, Pennsylvania e Iowa, dove il team di Trump, a cominciare dagli stessi figli maggiori, hanno speso parecchio tempo durante i lunghi mesi prima del voto.

La (neonata) fondazione noprofit che gestisce l’evento

Il Center for Public Integrity ha indagato sulla società che organizza e gestisce l’evento, l’Encore Live, che a sua volta ha ricevuto l’incarico dalla Opening Day Foundation, entità creata meno di una settimana fa, il 14 dicembre, e con 4 direttori al vertice, tra cui i due figli maggiori di Trump, Donald Jr ed Eric, insieme a due investitori, amici e sostenitori del clan Trump da tempo. Essendo una fondazione noprofit, “non è obbligata per legge a rivelare i donatori, permettendo così agli sponsor di staccare assegni a 7 zeri per avere accesso al presidente, rimando anonimi”. L’ad della compagnia texana, Walter Kinzie, ha specificato che nella locandina ci sono delle inesattezze ma soprattutto che la partecipazione del membri della famiglia Trump non è confermata. (AGI)