Finalmente a casa. Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono tornate nel pomeriggio di ieri nelle loro abitazioni, rispettivamente nella provincia di Varese e nella provincia di Bergamo. E’ la fine dell’incubo che le ha viste prigioniere in Siria per cinque mesi e mezzo. Per le due ragazze si riapre uno scenario di normalita’, anche se non sara’ facile dimenticare l’esperienza vissuta.

“Mi ricordero’ sempre di quanti ci hanno aiutate e sostentue” ha detto Greta con voce flebile e visibilmente emozionata, ai giornalisti che l’aspettavano fuori dalla sua casa di Gavirate. La giovane ha parlato di “momenti difficili” ringraziandoo ancora quanti l’hanno sostenuta come “le persone che sono qui”. Nessuna dichiarazione invece su un eventuale riscatto . “A noi non interessa”, ha detto il fratello Matteo che era con lei. E poi: “Per ora non voglio tornare in Siria. La situazione li’ e’ insostenibile”, ma ha aggiunto che e’ comunque necessario “continuare ad aiutare” i siriani”.
Vanessa Marzullo, insieme al padre, la mamma, il fratello e due zie, e’ arrivata nella casa di via Adua a Verdello, in provincia di Bergamo. La giovane, col cappuccio a nasconderle il volto, e’ entrata nell’abitazione e si e’ solo affacciata qualche istante alla porta di casa per mormorare un ‘grazie’. A parlare, all’interno dell’abitazione, e’ stato invece papa’ Salvatore. “Tutto quello che e’ accaduto – ha sottolineato – adesso e’ acqua che scorre sotto i ponti. Vogliamo dimenticare tutto”.
“L’importante – ha insistito l’uomo – e’ che sia andato tutto bene”. Sulla casa, dove il padre, separato, vive col fratello di Vanessa, campeggiano alcuni striscioni: “Bentornate Vanessa e Greta” e’ scritto su uno esposto alla finestra mentre su un secondo, con attaccati tanti palloncini, si legge: “Avrei aspettato per sempre per vederti sorridere”. “Non ci ha chiesto scusa – spiega il padre – perche’ c’era poco da scusarsi….”. Per quanto riguarda la prigionia invece “non si possono raccontare 5 mesi in un paio d’ore – sottolinea – Lasciateci riposare qualche giorno poi sara’ lei stessa a raccontare tutto”.(AGI)