Comunità Italiana

Prosperini tenta il suicidio, non è grave

MILANO – L'ex assessore regionale Piergianni Prosperini, uscito una settimana fa dal carcere di Voghera dopo che gli erano stati concessi gli arresti domiciliari, ha tentato il suicidio nella sua casa di Milano. La moglie, in casa in quel momento, si è accorta del gesto del marito e ha avvertito il 118. Stamane, alle 8 circa, gli uomini del 118 e la polizia sono intervenuti nel suo appartamento in corso Garibaldi. Secondo le prime informazioni, Prosperini presentava alcune ferite da taglio al polso, alle braccia e alle gambe. Ricoverato in codice verde all'ospedale San Carlo, le sue condizioni non sarebbero gravi. Nell'appartamento sono state trovate anche tre lettere, indirizzate ai familiari. I documenti sono stati acquisiti dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo.

LE LETTERE – «Ti chiedo scusa per il mio gesto», ha scritto Prosperini alla figlia, aggiungendo le sue considerazioni sul fatto che il suicidio non sia un gesto da condannare moralmente. Oltre alla lettera alla figlia, Prosperini ha scritto anche una lettera alla moglie, sempre di scuse, e una missiva ai magistrati, in cui parla di «persecuzione giudiziaria».

L'ESPERIENZA DEL CARCERE – «Adesso torno a casa, mi rimpannuccio, e credo che l'esperienza politica sia terminata, faremo altro, abbiamo molte altre prospettive», aveva detto Prosperini mercoledì scorso, all'uscita dal carcere. «Francamente con la politica non sei in mano tua e allora può succedere di tutto», aveva aggiunto. In carcere era rimasto dallo scorso dicembre per corruzione, turbativa d'asta e truffa, in relazione a un presunto giro di tangenti legate alla promozione televisiva del turismo lombardo. Prosperini aveva raggiunto una settimana fa un accordo con la procura di Milano per una pena di 3 anni e 5 mesi e 1.500 euro di multa. L'accordo deve essere ancora valutato dal gup Gloria Gambitta. Il gip di Milano Andrea Ghinetti aveva concesso gli arresti domiciliari a Prosperini, accogliendo la richiesta di domiciliari avanzata dal legale Ettore Traini. In carcere, Prosperini aveva detto di essere stato trattato bene. «Devo dire che se si parla di umanità, di gentilezza, di capacità di capire, questo è un posto dove tanto il direttore, dottor Canna, quanto le guardie si sono comportate senza fare preferenze, correttamente – aveva detto -. È una esperienza che forma, magari un po' meno lunga, bastava una settimana».

LE ACCUSE – L'ex assessore regionale al turismo era stato arrestato il 16 dicembre dello scorso anno insieme con il patron del gruppo Profit-Odeon Tv Raimondo Lagostena e il consulente pubblicitario Massimo Saini. Secondo l'accusa, Prosperini avrebbe ricevuto una tangente da 230 mila euro per fare aggiudicare al gruppo televisivo di Lagostena un appalto per trasmissioni sul turismo regionale di oltre 7 milioni di euro. Inoltre, al centro delle indagini c'è anche una vicenda di debiti pregressi, maturati da Prosperini con le emittenti Telelombardia e Telecity per circa 200 mila euro, e poi «abbuonati» al politico ricorrendo al sistema di gonfiare le fatturazioni per le trasmissioni in cui era pubblicizzata la Bit 2008 (Borsa internazionale per il turismo). Debiti non riconducibili alla Regione Lombardia, ma pagati dall'ente di cui Prosperini era assessore, quando è finito in carcere. Prosperini è anche indagato a piede libero per corruzione internazionale in uno stralcio dell'inchiesta dei pm Robledo e Storari: avrebbe mediato in una compravendita di pescherecchi col governo eritreo, incassando circa 800 mila euro. Il nome dell'ex assessore regionale compare anche nelle carte dell'inchiesta del procuratore aggiunto Armando Spataro su un traffico d'armi dall'Italia all'Iran. Il giorno prima della scarcerazione era stato arrestato con l'accusa di riciclaggio anche Jonatha Soletti, segretario di Prosperini. Avrebbe tentato di far sparire 800 mila euro dopo essersi recato in Svizzera in un istituto di credito dove erano depositati i soldi. La procura sta indagando per accertare se la somma di denaro è riconducibile all'ex assessore regionale.

LA CARRIERA POLITICA – Medico 63enne, Prosperini negli anni Novanta è passato attraverso diverse esperienze e formazioni politiche: Lega Nord, Lega Nuova, Psdi, Lega alpina lumbarda e infine An. Consigliere comunale a Milano nel 1990 e 1991 per Lega Nord e Lega Nuova, e nel 1997 per An, Prosperini fu eletto nel Consiglio regionale della Lombardia nel 1995 e divenne presidente della commissione Sviluppo economico. Riconfermato nel 2000, fino al 2005 fu vicepresidente del Consiglio regionale e componente della commissione sviluppo economico e della commissione speciale per lo Statuto, oltre che membro della consulta regionale per i rapporti con le università e di quella per la navigazione del Lago di Garda. Nel 2005 divenne assessore ai Giovani, sport, promozione attività turistica della giunta Formigoni, fino al 17 dicembre 2009, giorno dopo il suo arresto, quando il Governatore decise di assumere le sue cariche ad interim.

 

Corriere della Sera