Comunità Italiana

Protesta a Bari, scontri e feriti

{mosimage}Sembra aver avuto successo la mediazione realizzata lungo il perimetro del Cara di Bari tra funzionari della prefettura, della questura, e rappresentanti del Comune e della Regione Puglia con un gruppo di manifestanti immigrati che hanno dato luogo alla violenta protesta di stamattina. Gli immigrati, a piccoli gruppi, stanno rientrando nel Cara. Altri gruppi, che sono dislocati lungo il recinto ma più distanti, stanno ora ascoltando dagli altri immigrati le condizioni per il rientro. A quanto si è appreso è stato chiesto a tutti coloro che hanno partecipato alla protesta di abbandonare le ostilità e di rientrare tranquillamente al centro in attesa che mercoledì prossimo si svolga nella prefettura di Bari un vertice presieduto dal sottosegretario Mantovano nel corso del quale si cercherà di trovare una soluzione per la situazione.

Al vertice in prefettura parteciperanno anche il capo del Dipartimento delle Libertà civili ed il presidente della Commissione nazionale per il riconoscimento dello status di rifugiato politico. L'obiettivo, ed anche la speranza degli immigrati, è quello di ottenere i permessi umanitari per regolarizzare la loro situazione in Italia. Si tratta per lo più di immigrati provenienti dalla Libia e di altre nazionalità che lavoravano nel paese al momento della rivoluzione e sono fuggiti.

Gli immigrati hanno bloccato la statale 16 bis e binari presso Centro accoglienza richiedenti asilo, scontri con forze dell'ordine. Almeno una trentina di feriti.

SCONTRI E FERITI – Scontri tra un gruppo di immigrati che hanno bloccato da stamani la statale 16 bis e i binari nei pressi del Centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Bari e le forse dell'ordine. Alcuni manifestanti armati di spranghe avrebbero attaccato i poliziotti. Sarebbero state danneggiate auto della polizia, almeno una trentina di feriti.

La protesta degli immigrati ospitati nel Cara di Bari ha riguardato anche lo stesso Centro di accoglienza richiedenti asilo, dove è stata danneggiata da un incendio una tensostruttura. Il Cara è presidiato da un massiccio contingente di forze dell'ordine in attesa che dall'esterno si riesca a far rientrare i manifestanti.

I feriti negli scontri in corso lungo la statale 16 di Bari, all'altezza del Cara, sono tutti lievi e sarebbero una trentina. Si tratta per lo più di personale delle forze dell'ordine che ha subito contusioni per il lancio di sassi da parte degli immigrati che protestano perché chiedono la regolarizzazione e lo status di rifugiato politico. I manifestanti hanno anche assaltato un autobus di linea che è stato bloccato e danneggiato a sassate.

SASSI CONTRO LE FORSE DELL'ORDINE – Un gruppo di immigrati che manifestano fuori dal Cara, che era stato isolato nelle campagne attorno alla ferrovia dalla polizia che lo stava facendo retrocedere verso il recinto del Centro, ha improvvisamente reagito con lanci di sassi contro i poliziotti. Le forze dell'ordine sono arretrate andandosi a riparare dietro due automezzi. A nulla sono valsi i lanci di lacrimogeni e la presenza dall'alto di un elicottero della polizia che ha tentato di disperdere i manifestanti. Dopo aver messo in fuga le forze dell'ordine, gli immigrati hanno cominciato a lanciare sassi anche contro i giornalisti, che si sono rifugiati su un cavalcavia che sovrasta la zona degli scontri.
La situazione è tornata temporaneamente alla tranquillità. I manifestanti si sono dispersi in alcune zone di campagna, mentre i mezzi della polizia si sono dislocati sul cavalcavia a distanza di sicurezza. Un manifestante è stato ammanettato e arrestato, e quindi medicato sul posto per alcune ferite che aveva sulle braccia. La zona continua ad essere sorvolata da un elicottero della polizia, mentre gli agenti sono dislocati in varie postazioni.

SASSAIOLA ANCHE CONTRO TROUPE TV 
– Una troupe televisiva di Telenorba è stata oggetto di una sassaiola da parte di alcuni immigrati del Cara di Bari che stanno protestato perché chiedono i documenti per regolarizzare la loro presenza in Italia. Il giornalista di Telenorba, con il suo operatore, erano riusciti a raggiungere alcuni manifestanti lungo la linea ferroviaria e ne stavano intervistando uno quando altri immigrati si sono avvicinati e hanno cominciato a lanciare sassi senza riuscire a colpire nessuno.

"Vogliamo i documenti": così Mohamed, uno degli immigrati che partecipa alla protesta, ha risposto alla domanda di un cronista dell'emittente Telenorba che gli chiedeva i motivi della manifestazione degenerata in scontri. Mohamed ha aggiunto di essere ospite del Cara di Bari da sette mesi e di non sapere ancora nulla della sua richiesta di asilo. "Se abbiamo i documenti lasciamo la barricata" ha aggiunto un altro manifestante. Le forze dell'ordine, in tenuta antisommossa e utilizzando anche gas lacrimogeni, hanno costretto i manifestanti ad indietreggiare e stanno cercando di riportarli nelle vicinanze del Centro di accoglienza richiedenti asilo.

MANTOVANO, VIOLENZE INTOLLERABILI – "Le violenze e i blocchi accaduti oggi a Bari da parte di extracomunitari fuoriusciti dal Cara sono intollerabili": lo dichiara in una nota il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. "Nell'esprimere apprezzamento per la professionalità e la generosità delle forze di polizia intervenute, in particolare per la Polizia di Stato – prosegue Mantovano – sono certo che seguiranno interventi sanzionatori verso coloro che saranno riconosciuti come autori degli illeciti. Poiché va perseguito l'obiettivo di perfezionare il sistema di prevenzione di violenze come quelle messe in atto oggi, ma al tempo stesso vanno accelerati i tempi per la trattazione delle domande di asilo e di rafforzamento della struttura del Cara, mercoledì 3 agosto alle 14.30 presiederò nella prefettura di Bari una riunione tecnica dedicata alla questione". L'incontro, spiega il sottosegretario, "fissato d'intesa col ministro Maroni, precederà quelli già da tempo concordati, sempre con sede in Prefettura, sulle misure di contrasto alla criminalità nelle aree critiche del Gargano e del Barese. A esso prenderanno parte, oltre ai vertici provinciali delle forze di polizia – conclude Mantovano – il Prefetto Angela Pria, capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del Viminale, e il presidente della Commissione asilo operante a Bari".

Fonte: Ansa