Comunità Italiana

Quinta aggressione sessuale a Bologna

 

Cinque giovani donne aggredite in pieno giorno o alle prime luci dell’alba, in strade centrali. Sempre di sabato. Si cerca a Bologna il maniaco seriale che per cinque volte, tra sabato scorso e il precedente, ha afferrato, palpeggiato, baciato altrettante ragazze contro la loro volontà. Tutte hanno tracciato un identikit simile, che campeggia sulle civette delle edicole: biondissimo, occhi azzurri trasparenti, accento inglese. “Scateniamo la caccia all’uomo” ha chiesto ieri il consigliere comunale della Lega Nord Manes Bernardini. Parla invece di “episodi intollerabili per Bologna, città democratica e civile” il sindaco Virginio Merola. Le vittime lo descrivono come esile, 25 anni, 1 metro e 80, capelli corti, fronte alta e sopracciglia chiare, come la carnagione. L’accento sembra anglosassone, l’aspetto molto curato. Nel complesso, un bel ragazzo.

Tre episodi sono avvenuti nella zona tra porta San Felice e porta Sant’Isaia, uno nella zona universitaria, tutte nel centro. Un altro infine, che sarebbe in realtà il primo, a Casalecchio di Reno, grosso comune della cintura metropolitana, ma la ragazza ha incontrato l’aggressore salendo su un bus sempre a Bologna, poi lui l’ha seguita. Questa ultima violenza tra l’altro è stata messa in relazione alle altre – da cui era separata temporalmente e per collocazione – grazie all’identikit, fatto diffondere dalla Procura. La ragazza, studentessa 21enne, quando ha visto il ritratto ha chiamato gli inquirenti per segnalare che il 4 gennaio era stata aggredita. Semplice la modalità scelta dal maniaco: sul bus ha cercato di aprire una conversazione, facendo complimenti alla vittima. “Sei fidanzata?”, ha chiesto con gentilezza. Lei ha declinato. Poi, quando e’ scesa, l’uomo l’ha seguita. Lei ha chiesto di essere lasciata in pace, ma lui, nonostante fosse piena mattina (circa le 10.30) e si trovassero in una strada centrale, l’ha aggredita. “Mi ha afferrata per la camicia, mi ha toccato il seno e mi ha baciato”, ha raccontato la giovane. Ha urlato e l’aggressore e’ fuggito. Gli investigatori oggi hanno sentito alcune vittime, anche per confronti fotografici. L’attenzione si era concentrata su due soggetti, ma essendo emerse contraddizioni ora “c’è la necessità di riannodare i fili dell’indagine”, ha spiegato il procuratore aggiunto Valter Giovannini. Circa quaranta le segnalazioni arrivate da cittadini, tutte al vaglio degli inquirenti, al cui lavoro è andato l’apprezzamento del sindaco, che ha anche espresso solidarietà alle ragazze. Plauso da Merola anche per “parole nuove” del procuratore aggiunto, “finalmente rispettose nei confronti delle donne che subiscono aggressioni di questo tipo. Nessun consiglio paternalistico a rimanere a casa o a stare attente all’abbigliamento”. ( ANSA )