Il tecnico della Roma contro l'a.d. della Juventus che lo aveva criticato per l'ingaggio di Poulsen: "Non mi è piaciuto, parlerò con gli azionisti bianconeri". "Percepisco una fiducia illimitata della società. Leonardo? Non credo torni in Italia"
ROMA, 29 ottobre 2010 – Claudio Ranieri ritrova la parola, dopo il lungo silenzio stampa imposto dalla Roma e attacca subito Jean Claude Blanc, l’amministratore delegato del la Juventus che nei giorni scorsi aveva affermato sull'opportunità di prendere Xabi Alonso nel l’estate 2008: "Avevamo due strade, erano stati trovati ac cordi con entrambi i giocatori e con i rispettivi club. Non volen do imporre la nostra scelta a Ranieri, gli abbiamo chiesto di scegliere. È stato lui a deci dere di ingaggiare Poulsen". Il tecnico oggi alla Roma ha risposto subito: "Non mi è piaciuto il suo intervento. E' singolare che il signorino abbia voluto parlare nel momento in cui la controparte era in silenzio stampa. Ma su questa cosa farò chiarezza. A suo tempo l'ho detto a lui a quattr'occhi: sa come stanno le cose. Ora ne parlerò con gli azionisti della Juve".
FIDUCIA DALLA SOCIETA' — "Ho percepito dalla società una fiducia illimitata – rassicura anche se stesso il tecnico romano – occhio poi a chi spinge per fare andare via Ranieri. Dovunque sono andato ho fatto meglio del predecessore e chi è venuto dopo di me ha sempre fatto peggio". Una battuta anche su Leonardo, accostato alla panchina giallorossa: "Non credo torni in Italia".
TUTTI RESPONSABILI — Protagonisti di un avvio di stagione del tutto insoddisfacente, Claudio Ranieri e la Roma sono però ora "ancora più determinati" ad uscirne fuori, "tutti coinvolti e consapevoli" allo stesso livello. Sabato contro il Lecce, c'è un anticipo importante e il tecnico cerca di stimolare l'ambiente: "Totti e De Rossi sono stati chiamati a trascinare il resto del gruppo, ma quando le cose vanno male tutti siamo chiamati a dare qualcosa in più. Io sono abituato a lottare ed è questo che trasmetto ai giocatori. Se le cose facili non vengono, bisogna però anche stare attenti a non fare troppo, perché poi rischia di venire meno la serenità nei momenti che contano. Io so quello che mi possono dare i miei giocatori e so quello che gli posso chiedere".
NON SOLO TOTTI — Poi alcune valutazioni tattiche sui singoli: "Quando Totti vedo che non riesce a tenere la posizione, lo avanzo come seconda punta. Con lui e Borriello riempiamo l'area di rigore. La loro coesistenza non è un problema, stiamo facendo tutto in corsa. Totti è un campione stratosferico, sempre pronto a mettersi al servizio dei compagni. Non è il momento di fare esperimenti tattici: il 4-4-2, per ora, non si discute": E ancora: "So anche io che Perrotta non è un esterno e che Vucinic non è Etòo. Ma dobbiamo fare di necessitá virtù. In questo momento non ho un esterno sinistro e a destra gioco con Cicinho in posizione di esterno alto. Mi piacerebbe giocare con tre mediani dietro ad un rifinitore, ma ora non posso farlo: quando tutti staranno bene…". A Parma, Ranieri ha sostituito Vucinic a ripresa appena iniziata. A chi ha evidenziato il presunto malumore del montenegrino, il tecnico risponde: "Prima della partita mi aveva detto: 'Ho 30 minuti e non so neanche come'. Alla fine del primo tempo gli ho detto che mi servivano altri 15 minuti, quando ho visto che ha perso 3 palloni l'ho tirato fuori".
CHEF E RICETTE — "Lo chef cucina con quello che c'è. Gli infortuni sono dovuti anche a questioni croniche di alcuni giocatori. Dobbiamo convivere con queste situazioni. Ho dovuto schierare Taddei per 2 partite di fila, ora sono costretto a utilizzare De Rossi che forse avrebbe bisogno di tempo per allenarsi. Ma in questo momento c'è bisogno di lui e sono convinto che in campo darà tutto. La preparazione va bene, ma i giocatori non hanno il tempo di allenarsi. Io devo far quadrare i conti della Roma, schiero i giocatori e li tolgo quando ritengo sia opportuno: ecco perché faccio sostituzioni che voi, talvolta, non capite". Poi sulla formazione: "Simplicio sostituto di Pizzarro? Sì. In estate è arrivato per questo. Ma in questo momento che la squadra non gira a mille c'è bisogno che giochino quelli che si conoscono meglio. Per questo ho scelto come coppia di mediani De Rossi-Brighi. Julio Sergio? E' pronto. Giocherà". Poi l'ultima battuta alla romanesca: "I tifosi veri, come me, sono incazzati perché le cose non vanno bene. Noi vogliamo rimettere a posto le cose per loro. Gli altri, quelli che sono come le bandieruole e cambiano idee con il vento, non ci interessano".
Fonte: www.gazzetta.it