Comunità Italiana

Ranieri punta già l’Inter “Pronti a vincere subito”

Il tecnico: "La Roma deve lottare cominciando dalla Supercoppa per ripetere quanto di buono fatto l'anno scorso. Mou mancherà a voi, non a me. I ragazzi hanno tanta voglia di far bene già da queste prime sedute, il gap con i nerazzurri non è diminuito, ma combatteremo per tutto"

ROMA, 15 luglio 2010 – Se il buongiorno si vede dal mattino, è ancora presto per dirlo. Di certo, è quello che Claudio Ranieri si augura. E il mattino è il ritiro di Riscone di Brunico, dove la Roma da oggi pomeriggio darà il vero via ufficiale alla nuova stagione. "Perché per me il ritiro è il momento in cui si capisce che stagione sarà – dice il tecnico alla sua prima in giallorosso dall'inizio – Riscone? Mi fa tornare in mente tanti anni fa, quando c’ero anche io da giocatore. E c’era anche Scopigno".

SFIDA Quella che è partita nei giorni scorsi a Trigoria, per la Roma è la stagione delle grandi conferme e degli enigmi. Di sicuro, c’è la sfida all’Inter, che lo scorso anno gli ha tolto le grandi gioie (scudetto e Coppa Italia). "Io parto sempre per migliorarmi, anche se so che ripetere una stagione straordinaria come lo scorso anno non sarà semplice. Ma non mi piace mai partire per arrivare secondo, quindi. Voglio illudermi, senza illudere. Poi è chiaro, l’Inter è ancora la più forte. Ma cercheremo di batterla. A cominciare dalla Supercoppa del mese prossimo. Sneijder? L’Inter deve ringraziare il Real Madrid che gliel’ha dato. E’ un giocatore fantastico, merita il Pallone d’oro. Proprio come lo meriterebbe Milito, mi dispiace averlo visto poco al Mondiale. Mourinho? mancherà a voi, non a me. Fra lui e Benitez cambierà la filosofia, non la cura dei particolari e la dedizione al lavoro della squadra: l'Inter resterà temibilissima".

{mosimage}MERCATO E NUOVI — La sfida con l’Inter va però oltre, anche sul mercato. E scivola proprio su Nicolas Burdisso, il difensore nerazzurro che la Roma vorrebbe riavere. "E’ un grande giocatore, ma non possiamo dare quello che non abbiamo. Se l’Inter tornerà su basi economiche ragionevoli, allora farò di tutto per averlo. Perché se non lo metti in lista Champions e poi dai certe valutazioni…". Per ora, invece, si gode Simplicio e Adriano. "Fabio è un giocatore universale, di quelli che può svolgre più ruoli. Io l’ho preso anche per fare il regista basso. Adriano? Lui è un finalizzatore, uno che sa partire da lontano. E’ molto diverso da Toni, che era un punto di riferimento offensivo. Ora studieremo come metterlo nelle condizioni di rendere al meglio".

SOCIETA’ — Con le vicende del passaggio di consegne e la Sensi come "tutor". "Il tempo è galantuomo, come lo è stato per me lo sarà anche per la famiglia Sensi. Hanno fatto cose straordinarie per la Roma, tenendola ad alti livello come mai nessun altro prima. Mi posso solo augurare che arrivi qualcuno capace di fare meglio di loro. Io se dopo 35 anni sono di nuovo qui lo devo ai Sensi. Il contratto? Non è mai stato un problema e non lo sarà. Questo non vuol dire che dopo la Roma per Ranieri non ci sarà più niente, ma che Ranieri per ora resterà qui. Questo sì. Credo che ai tifosi interessi il comportamento della squadra in campo, più degli assetti societari: e io a quello devo pensare".

Fonte: www.gazzetta.it