L’uomo, Alfio Longo, 67 anni, era a letto con la moglie nella sua abitazione di contrada Crocefisso quando gli assassini lo hanno ucciso a mazzate. L’uomo era un elettricista in pensione, senza problemi economici ma non particolarmente agiato. Secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri in base alla testimonianza della moglie, Elsa Ingrassia, i due aggressori erano a volto coperto e sono entrati da una porta sul retro.
I due sconosciuti, che aparentemente non erano armati, hanno costretto la donna a legare il marito sul letto, poi hanno legato lei a un divano. Quindi, usando una violenza che per gli investigatori e’ difficilmente spiegabile, hanno preso un grosso ciocco di legna da ardare trovato nell’abitazione e con quello hanno sfondato il cranio di Alfio Longo. I malfattori hanno portato via gioielli per un valore da quantificare e 400 euro in contante. Erano incappucciati e indossavano entrambi guanti in lattice.
Il primo ad accorrere e’ stato un vicino di casa, Giuseppe Amato: “Mancavano 5 minuti all 5 quando ho sentito gridare la mia vicina di casa, sono andato da lei e l’ho trovata in lacrime. Diceva che due persone l’avevano rapinata e avevano ucciso il marito”, ha detto Amato. “E’ un fatto che ci preoccupa”, ha aggiunto l’uomo, allarmato, come altri abitanti della zona, dalla violenza dei rapinatori. “Conoscevo Longo da tanti anni, era una persona sempre disponibile”, ha affermato ancora il vicino.
Il prefetto di Catania ha convocato una riunione urgente del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, dopo l’omicidio del pensionato.
Lo rende noto il sindaco del paese, Giuseppe Glorioso. “La nostra citta’ -afferma Glorioso- e’ stata colpita al cuore. Un atto di efferata violenza che Biancavilla condanna con fermezza. Ho gia’ espresso il cordoglio e la vicinanza della comunita’ alla moglie della vittima. Siamo increduli, ma confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine. Gia’ pomeriggio, alle 17, e’ convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza, a Catania”.(AGI)