I quattro, a volto scoperto, di presunta origine est europea, si sono introdotti nella villa dopo aver forzato la porta basculante del garage. Enrico Vescovi, un ingegnere di 60 anni, e la moglie Nadia Rela, 58, casalinga stavano dormendo nella loro camera.
I ladri hanno cominciato a portar via tappeti antichi, statue, un pc, gioielli e orologi di valore, quadri d'autore per un valore di oltre 50mila euro. A un certo punto, i padroni di casa si sono svegliati e hanno cercato di contrastare i malviventi. Ne è nata una colluttazione. I due coniugi sono stati presi a pugni, bersagliati con pietre e sassi raccolti in giardino. L'uomo ha riportato ferite alla testa e al corpo, giudicate guaribili in 30 giorni, la donna una ferita al piede guaribile in 40.
I rapinatori sono poi fuggiti su una Jaguar risultata rubata il 2 aprile scorso a Paese (Treviso). Ripresisi dallo choc, i coniugi Vescovi hanno dato l'allarme.
Inferiore il bottino portato via dai malviventi che hanno rapinato la famiglia di Torino: 2.500 euro in contanti, due fucili, alcuni monili in oro, e un assegno che la famiglia aveva appena ricevuto per avere venduto due tori.
Ma le conseguenze della rapina sono molto più gravi sotto il profilo personale: i due coniugi, di 74 e 70 anni, sono stati violentemente picchiati dai 4 o 5 rapinatori, probabilmente dell'Est, che hanno poi violentemente aggredito il figlio della coppia, un 29enne che è ora ricoverato in ospedale in prognosi riservata per un trauma cranico.