I tre leader – si legge nella nota – hanno concordato sulla necessita’ di un forte impegno del centrodestra, unito nella battaglia contro una falsa riforma, che non riduce i costi della politica, non rende le istituzioni piu’ efficienti, ma limita gli spazi di democrazia nel paese e rischia di affidare a una minoranza non rappresentativa poteri illimitati, senza adeguati controlli e contrappesi. E’ il contrario di quello di cui l’Italia ha bisogno: istituzioni efficienti, nelle quali finalmente i cittadini possano di nuovo riconoscersi, dopo anni di governi che non hanno mai ricevuto il voto degli italiani”.
“La vittoria del NO – proseguono i tre leader – non sara’ un salto nel buio, ne’ la fine di un processo riformatore. Al contrario, creera’ le condizioni perche’ si possa parlare di riforme vere: i tre partiti si impegnano fin d’ora a farsi promotori di una nuova riforma costituzionale che- introdurra’ il presidenzialismo con l’elezione diretta del Capo dello Stato;- imporra’ il vincolo di mandato ai parlamentari (chi cambia idea deve dimettersi);- tagliera’ davvero, “dimezzandoli”, costi e numero dei parlamentari;- differenziera’ seriamente il ruolo fra Camera e Senato;- riorganizzera’ lo Stato sulla base di un federalismo capace di valorizzare le comunita’ territoriali;- riconoscera’ al popolo il diritto di esprimersi ogni qualvolta i trattati internazionali prevedano cessione di sovranita'”. (AGI)