Ieri intervistato da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’, il premier aveva spiegato che “Il referendum non è il congresso del Pd”. A Radio Montecarlo ha ribadito il concetto: “Io di restare a vivacchiare e galleggiare non sono adatto. Cosa significa? Lo vedremo il 5 dicembre. A quelli a cui sto sulle scatole dico che quello del 4 dicembre non è un voto sulla mia simpatia ma sul Paese – dice -. Vi rendete conto che c’è chi vota no per farmi un dispetto? Riflettete”, ha detto il presidente del Consiglio. Il voto del 4 dicembre è un voto anti sistema? “Ma al referendum chi è anti-sistema? – si chiede Renzi -. Noi che siamo un gruppo di persone che, nel bene o nel male, cerca di cambiarlo il sistema o chi per 30 anni ha fatto ‘maramao’? Coloro che se ne sono allegramente disisnteressati e ora tornano sulla breccia perché vogliono tornare al potere?”, ha detto il premier riferendosi agli ex segretari del Pd, Massimo D’Alema e Pier Luigi Bersani, apertamente schierati per il no al referendum e ripetendo che se prevalgono i sì al referendum costituzionale ci saranno “meno posti e meno poltrone per la politica, un’Italia più semplice. Invece, se vince il no tutto rimane com’è e cioè con la Camera e il Senato che fanno le stesse cose. Se rimane tutto com’è restano l’instabilità, gli inciuci e gli accordicchi con le maggioranze diverse di Camera e Senato”.
Matteo Renzi parla anche delle critiche che in queste settimane gli sono state mosse, oltre alle accuse di volere una riforma poco democratica. “Ho sbagliato a personalizzare il referendum? Sono tre mesi che lo dico. Mi autofrusterò…”, ha detto il presidente del Consiglio a Radio Monte Carlo, a proposito del referendum costituzionale del 4 dicembre. Il premier ha poi respinto le accuse di svolta autoritaria se passa il referendum: “Dittatura? La riforma costituzionale modifica il sistema di elezione del presidente della Repubblica rendendo più alto il quorum – ha spiegato -. Con questa riforma ci sarà qualche garanzia in più, non in meno. Chi vince ha la maggioranza? Questa non è una dittatura, è democrazia – ha sottolineato – voi non votate sulla legge elettorale, quella è un’altra cosa”, ha precisato Renzi.(AGI)