L’Aula ha approvato l’articolo 10 del ddl scuola, che prevede uno piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di precari a partire dall’1 settembre prossimo. I voti a favore sono stati 263 (i gruppi di maggioranza), i no 122 (M5s e Fi, Lega e Fdi), 25 gli astenuti (Sel). Il piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato riguarda i vincitori del concorso del 2012 e gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, che per il prossimo anno scolastico avranno un incarico annuale. Si tratta di circa 100.000 precari. Il numero delle assunzioni (che riguardano solo la scuola primaria e secondaria), deve essere determinato dal Ministero entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sulla base delle indicazioni dei Dirigenti scolastici. Per il personale docente della scuola dell’infanzia e primaria continua invece ad applicarsi, fino a totale scorrimento delle relative graduatorie ad esaurimento, la disposizione secondo cui l’accesso ha luogo per il 50% mediante concorsi per titoli ed esami e per il restante 50% attingendo a queste graduatorie citate. A questi concorsi potranno accedere solo i candidati in possesso di abilitazione all’insegnamento. Il numero degli idonei non vincitori del concorso non potrà superare il 10% del numero dei posti banditi e le graduatorie avranno validità al massimo triennale. In base agli emendamenti approvati in commissione e poi in aula, tutti i vincitori del concorso del 2012 che non rientreranno nel piano straordinario di quest’anno, lo saranno comunque negli anni successivi.
Giannini,con 100mila assunzioni si realizza autonomia
“Con piano straordinario oltre 100 mila assunzioni per realizzare autonomia e potenziare offerta, ok art.10 #labuonascuola”. Così il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, su Twitter dopo l’approvazione alla Camera dell’articolo che dà il via libera all’assunzione dei precari della scuola.(ANSA).
Il Governo ha espresso parere conforme alla richiesta di soppressione dell’articolo 17 del ddl scuola, relativo al 5 per mille. “L’esecutivo condivide le riflessioni del relatore che hanno portato a esprimere questo parere”, ha detto in aula il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. Il Governo “si impegna comunque, ritenendo comunque valida la bontà dell’articolo” 17 del ddl (Cinque per mille) “una volta trovati fondi diversi, non derivanti dall’ambito dell’istruzione, a un successivo provvedimento”, ha detto intervendo in Aula alla Camera, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. Un successivo provvedimento che – ha aggiunto il ministro – “immaginando anche il tema della perequazione, affronti temi di natura fiscale. Non si intende accantonare e abbandonare – ha aggiunto il ministro – l’idea che questo articolo contiene e che ha un contenuto molto innovativo”.
Entro oggi dovrebbe esserci l’ok a tutti gli emendamenti e domani il via libera al testo. Ieri è stato approvato l’articolo sul ruolo del preside e sull’assorbimento dei prof che hanno vinto il concorso nel 2012,Continua la protesta fuori dalla Camera. Ira della Cei su un emendamento che ha introdotto la parità di genere come insegnamento obbligatorio nelle scuole a tutti i livelli.
Durante la discussione è stato articolo 10, che contiene le norme sulla assunzione dei precari. L’accantonamento di alcuni articoli del ddl scuola – ha spiegato il ministro Giannini – “era solo per approfondimento e verranno discussi oggi pomeriggio”. In particolare sull’articolo 10, che riguarda l’assunzione dei precari, “c’era un punto specifico, un comma che riguarda il vincolo sul sostegno e su cui abbiamo individuato una soluzione. Il 10 lo abbiamo votato tutto”.
Giannini, modifiche al Senato? Cardine confermato – Ci saranno margini per modificare il ddl scuola in Senato? “Il cardine del provvedimento è stato confermato pienamente anche nei punti più caldi come quelli discussi oggi”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini parlando con i cronisti durante una pausa della discussione.”Chiaramente – ha precisato il ministro – che quando si dice ‘ascolto e apertura al dialogo’ si intende quello che sta succedendo con l’accantonamento di alcuni commi”
Via libera di Montecitorio all’articolo 13 della riforma della scuola che introduce dal 2016 un bonus per la valutazione del merito dei docenti. Per la copertura del bonus, che sarà assegnato dal dirigente scolastico, sulla base dei criteri indicati dal Comitato per la valutazione, saranno stanziati 200 milioni di euro.
Sì dell’Aula della Camera alla “carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”, che concede ad ogni docente 500 euro all’anno per la propria formazione e l’aggiornamento. “Con art.12 #labuonascuola l’investimento su formazione e aggiornamento dei docenti diventa permanente”.
L’aula della Camera ieri ha approvato l’articolo del ddl sulla riforma della scuola che attribuisce ai presidi il potere di chiamata diretta dei docenti dei propri istituti. I voti a favore sono stati 214, i no 100 e gli astenuti 11. Il nuovo art. 9 del ddl, assai modificato rispetto al testo originario del governo, attribuisce ai dirigenti scolastici il potere di conferire ai docenti della scuola l’incarico triennale, che è rinnovabile. La proposta di incarico per la copertura dei posti assegnati alla scuola è rivolta ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento, dopo la candidature presentate dagli stessi docenti. Nel caso di più proposte di incarico, è il docente a dover optare. L’articolo afferma che l’incarico al professore è affidato così da “valorizzare il curriculum, le esperienze e le competenze professionali”. Il preside può effettuare anche colloqui per poter scegliere i professori. Inoltre l’Ufficio scolastico regionale provvede alle assegnazioni dei docenti che non abbiano ricevuto o accettato proposte e, comunque, in caso di inerzia dei dirigenti scolastici.
Tutti i professori che hanno superato il concorso del 2012, e che non rientreranno nel piano straordinario di assunzioni previsto dal ddl scuola, saranno comunque assunti negli anni successivi. Lo prevede un emendamento di Umberto D’Ottavio (Pd) e votato da tutti i gruppi nella nottr. Il ddl prevedeva che tali docenti, che non rientreranno nel piano di assunzioni per l’anno scolastico 2015-16, saranno assunti dall’1 settembre 2016. L’emendamento aggiunge la dicitura “e per i successivi anni scolastici, sino all’esaurimento dei soggetti aventi titolo”.
Renzi contro 6 politico – “Penso anche che in qualche professore ci sia ancora l’ idea di mantenere la filosofia del 6 politico. Ma è finta la stagione del 6 politico”. Lo ha detto Matteo Renzi domenica a L’Arena su Rai1cdove ha rivendicato l’attenzione al merito nel ddl scuola. “Dalle lettere che mi sono arrivate credo che la maggior parte dei professori sia pronta ad un sistema di valutazione”.(ANSA)