“Se la discussione e’ sincera, penso si possa trovare un punto di equilibrio, me lo auguro. Pero’ non possiamo cambiare l’articolo 2: fare l’elezione diretta dei senatori significa cambiare la riforma. Anche la minoranza Pd deve trovare una ragionevolezza che finora non c’e’ stata”.
Cosi’ al Tg3 Debora Serracchiani, vicesegretario del Pd, a proposito del dibattito sulle riforme costituzionali.
Serracchiani si e’ detta convinta, comunque, che la maggioranza non avra’ problemi di numeri: “Riteniamo che ci sarannno i numeri anche stavolta” ha sostenuto. “Noi – ha proseguito – non stiamo lavorando sull’ipotesi che non ci siano numeri e che ci sia una crisi di govento. Siamo convinti che lavoreremo tutti fino al 2018. Noi vogliamo andare avanti e siamo convinti che ci sara’ modo di ragionare con tutti. Anche perche’ non credo che la minoranza Pd voglia consegnare il paese a Grillo e Salvini”.
“Noi – ha specificato poi – non andiamo avanti da soli.
Abbiamo sempre detto di voler fare le riforme costituzionali con tutt le forze poliiche. Certo, di fronte a 520mila emendamenti, l’impressione e’ che si vogliano fermare le riforme e noi invece siamo orientati ad andare avanti perche’ sono riforme che servono al paese, non al Pd”. In ogni caso, ha ribadito, “non possiamo assolutamente tornare indietro. Queste riforme sono importanti e le faremo”. (AGI) .