Il cineasta Leone d'oro a Venezia 2000, simbolo dell'opposizione ad Ahmadinejad, era stato arrestato il 2 marzo scorso e accusato di aver girato un film "anti-regime"
TEHERAN – E' stato rilasciato il regista iraniano Jafar Panahi, detenuto dal marzo scorso nel carcere di Evin, a Teheran. Il cineasta, che dieci giorni fa aveva iniziato lo sciopero della fame, è stato rimesso in libertà dopo il pagamento di una cauzione di 160 mila euro. La notizia, data dal procuratore della capitale iraniana all'agenzia di stampa Fars, è stata confermata dalla moglie del vincitore del Leone d'Oro a Venezia nel 2000. "Sta bene – ha detto la signora Tahereh Saeedi – lo stiamo portando dal medico".
{mosimage}Panahi, 49 anni, simbolo del dissenso contro il governo del presidente Mahmoud Ahmadinejad, era stato arrestato nella sua casa di Teheran il 2 marzo scorso insieme ad altre 16 persone, tra le quali la moglie e la figlia. Molti furono successivamente rilasciati, mentre il regista fu accusato dal ministro della Cultura Mohamma Hosseini di aver girato un film "anti-regime" in cui raccontava le proteste scoppiate nel Paese dopo la rielezione di Ahmadinejad. Panahi avrebbe dovuto partecipare come giurato al Festival di Cannes. E dalla Croisette è arrivato uno dei tanti appelli alla sua liberazione: a lanciarlo è stata l'attrice francese Juliette Binoche.
Fonte: www.repubblica.it