Comunità Italiana

Roghi, bruciano la Spagna e la Grecia E in Polonia è allarme maltempo: 8 morti

Cinque vittime a causa degli incendi nella penisola iberica. Fiamme anche in Francia e in Corsica

 

MILANO – Nubifragi e vittime in Polonia e nella Repubblica Ceca. Incendi in Grecia, Spagna e in Francia. I roghi che in queste ore stanno tenendo sotto scacco la Sardegna, sono una vera emergenza in Spagna, il Paese più colpito dagli incendi in Europa. Dall'inizio dell'estate sono infatti 15mila gli ettari di campagna bruciati, soprattutto in Aragona dove sono andati in fumo diecimila ettari. Un pompiere 47enne di Teruel è morto nell’incidente del camion su cui si trovava. È la quinta vittima dei roghi di questa settimana nella penisola iberica, dopo i quattro decessi di martedì scorso in Catalogna. La regione d’Aragona ha chiesto l’aiuto di Francia e Portogallo. In Catalogna, un incendio ancora attivo ha già bruciato 1.140 ettari. Al nord, in Castilla-Leon sono andati distrutti 3.000 ettari.

BRUCIA IL PELOPONNESO – Diversi focolai di incendio sono divampati da giovedì anche in Grecia, prevalentemente nella penisola del Peloponneso e sull’isola di Evia, distruggendo foreste e campi agricoli. Anche la Corsica del Sud continua a bruciare tra le fiamme. Tre immensi incendi si sono sviluppati giovedì nell'isola e uno solo, quello vicino alla valle di Ortolo, è stato bloccato venerdì mattina. Le fiamme hanno già distrutto 3.600 ettari di foresta e cinque vigili del fuoco sono rimasti feriti. La propagazione più inquietante e quella di Peri, vicino ad Ajaccio dove il fuoco si continua ad espandere costringendo i pompieri al soccorso «casa per casa». L'autostrada da Bastia ad Ajaccio è stata al momento interrotta. Devastata anche la zona di Sartane nella valle d'Ortolo dove sono andati distrutti circa 2600 ettari. Si sospetta la natura dolosa degli incidenti nell'isola dove sono al lavoro tredici aerei di cui sette Canadair. In Francia, dopo le fiamme che hanno devastato 1.300 ettari attorno a Marsiglia, danneggiando alcune case e causando la fuga di oltre 200 persone dalle loro abitazioni, tra cui 120 ospiti di una casa di riposo, divampano ora le polemiche intorno alle cause dell'incendio. A provocare il rogo sarebbero stati infatti dei proiettili traccianti (che bruciano anche dopo lo sparo lasciando una scia) sparati da un militare, di cui non è stata svelata l'identità, durante delle esercitazioni al campo di Carpiagne alle porte della città. Il responsabile è stato sospeso dalle sue funzioni e ora rischia il carcere. La procura militare di Marsiglia ha aperto un'inchiesta per far luce sulle cause dell'incendio. Ma il primo ministro francese, Francois Fillon, usa già parole dure: è stato «un errore militare imperdonabile, sintomo di una mancanza di professionalità». E ha promesso sanzioni.

NUBIFRAGI E VITTIME – Se le fiamme minacciano ancora Spagna e Grecia, il maltempo imperversa in Polonia e nella Repubblica Ceca: otto persone sono morte e una cinquantina sono rimaste ferite in una serie di nubifragi e violenti temporali scatenatisi nella notte. I venti hanno raggiunto i 100 chilometri orari lasciando senza tetto le case, abbattendo alberi e distruggendo i cavi elettrici. Circa 12 mila i vigili del fuoco impegnati nei soccorsi.

 

Fonte: www.corriere.it