Il Lazio, con 645.159 residenti stranieri (12,8% della presenza nell’intera penisola), è la seconda regione italiana, dopo la Lombardia, per numero di immigrati e la terza per loro incidenza sulla popolazione. Sono stranieri 11 residenti su 100, per il 52,4% donne. Roma, però, con 529.398 residenti stranieri, è tra le province italiane quella con il numero maggiore: 82.936 in più rispetto a Milano, il 10,5% del totale nazionale e l’82,1% di quelli residenti nel Lazio (la provincia di Milano, invece, assorbe appena il 38,9% della presenza lombarda). È quanto emerge dal dodicesimo rapporto “Osservatorio romano sulle migrazioni”, realizzato Istituto di Studi Politici Centro Studi e Ricerche IDOS S. Pio V – Centro Studi e Ricerche e presentato ieri a Roma.
Nel 2015 nella Regione Lazio sono stati 7.520 i nuovi nati da genitori stranieri (10,4% dei bambini stranieri nati in Italia e 15,6% di tutti i nati dell’anno in regione); sempre nel 2015, le anagrafi regionali hanno registrato 32.905 nuovi iscritti stranieri dall’estero (il 13,2% delle iscrizioni avvenute in Italia) e un saldo migratorio con l’estero di +29.644 unità. Al contempo, 11.289 persone sono diventate italiane.
Dopo la Città Metropolitana di Roma, Latina è la seconda provincia per residenti stranieri (48.230, l’8,4% degli abitanti), Viterbo è terza con 30.090 e seconda, dopo Roma, per incidenza sulla popolazione (9,4%); Frosinone è quarta (24.164, incidenza del 4,9%), Rieti ultima (13.277, incidenza dell’8,4%).
I soggiornanti non comunitari ammontano a 403.385, il 10,3% della presenza in Italia, e si ripartiscono tra un 49,3% con permesso di lungo periodo (59,5% in Italia) e un 50,7% con permesso soggetto a scadenza. Tra le province, Viterbo ha l’incidenza più alta di soggiornanti di lungo periodo (56,0%), seguita da Frosinone (52,7%), Rieti (50,3) e Roma (49,4).
Gli ingressi di cittadini non comunitari nel 2015 sono stati 23.726, per il 37,6% ricongiungimenti familiari (Italia: 44,8%). Ma dal Lazio si continua anche a emigrare. Con 423.943 residenti all’estero, il Lazio è al terzo posto, dopo Sicilia e Campania. Nel 2015 i nuovi iscritti all’Aire sono stati 17.055, di cui 13.789 dalla Città Metropolitana di Roma.
Quanto alla Città Metropolitana di Roma, qui nel 2015 gli stranieri residenti sono aumentati di circa 5.500 unità (+1,0%), il terzo incremento più consistente tra le province italiane dopo Napoli (+9.074) e Milano (+7.154), ma inferiore di tre volte rispetto al 2014. Ciò nonostante, per la prima volta dal 2011 i residenti complessivi (italiani e non) sono diminuiti di 1.572 unità (-7.013 i soli italiani).
Le iscrizioni dall’estero sono state 25.999, il 10,4% di quelle registrate in Italia, e hanno determinato un saldo migratorio estero nettamente positivo (+23.817) che, seppure ridotto rispetto al passato, è stato tra le province il più elevato in Italia. In attivo anche il saldo naturale degli stranieri (+5.547: 6.112 nascite e 565 morti), a differenza di quello degli italiani (-11.102). Sale così al 17,0% l’incidenza dei nuovi nati stranieri sul totale dei nati.
Ma il dato più interessante sono le acquisizioni di cittadinanza italiana, cresciute del 24,6%: con 9.017 nuovi italiani residenti, la Città Metropolitana di Roma, dopo Milano, è l’area con il maggior numero di acquisizioni nell’anno.
Quanto alla nazionalità, prevalgono gli europei (55,2%, in Italia 52,1%), in particolare della Romania: è romeno 1 cittadino straniero su 3 (33,8%, media italiana 22,9%). La seconda area d’origine è l’Asia (25,2%: 1 straniero ogni 4), seguita da Africa (10,5%) e America (8,9%). Gli europei registrano l’incremento più cospicuo (+4.159, di cui 2.624 dalla Romania), seguiti dagli asiatici (+3.100, soprattutto cinesi, bangladesi e filippini); diminuiscono invece africani (-1.326) e americani (-476). Dopo i romeni (178.701), i più numerosi sono filippini (43.005), bangladesi (30.913), cinesi (19.973), polacchi (18.766), ucraini (18.718), albanesi (16.379) e peruviani (16.058).
I percorsi di insediamento sul territorio si differenziano per gruppi nazionali. Nella città di Roma, comunque, risiedono la collettività di romeni più numerosa del Paese, la seconda collettività filippina, la prima collettività bangladese, il gruppo più numeroso di polacchi e moldavi e la seconda collettività ucraina. (aise)