Comunità Italiana

Romeno sfonda la testa a una 22enne, torna la paura sui treni

Torna la paura sui treni, in Lombardia, dove una giovane di 22 anni e’ stata aggredita da un romeno pregiudicato che le ha fratturato il cranio e la dita di una mano. L’uomo, che voleva rapinarla, ha utilizzato uno dei martelletti frangivetro disponibili sui convogli in caso di emergenza. L’episodio e’ avvenuto sabato; il treno era partito da Treviglio con destinazione Milano. Il 32enne romeno, che e’ clandestino e ha precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, e’ stato fermato dai carabinieri di Cassano d’Adda. Ha aggredito la sua vittima alle spalle: la giovane dovra’ essere sottoposta a un’operazione per la ricomposizione della frattura del cranio e delle dita di una mano.

Dalla Lega a M5S, l’episodio ha riacceso le polemiche, in Lombardia, sulla sicurezza a bordo dei convogli, dove anche in passato si erano verificati episodi di violenze. A giugno 2015 una gang di latinos aveva aggredito a colpi di machete due ferrovieri all’altezza della stazione di Villapizzone, alla periferia di Milano. Tre dei sei sudamericani sono stati poi condannati a pene fino a 16 anni di carcere. “E’ inaccettabile che una ragazza di 22 anni sia rimasta gravemente ferita, e abbia rischiato di morire, su un treno in Lombardia, a Cassano d’Adda, per colpa della ferocia di un immigrato romeno che non ha esitato a colpirla ripetutamente con un martelletto, arrivando a fracassarle la testa, per rapinarla, ma anche per colpa delle inefficenze del nostro sistema di sicurezza”, ha commentato Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord.

“I migliori auguri di pronta guarigione alla giovane di ventidue anni aggredita a colpi di martelletto in testa, all’interno di un treno nel milanese, da un rumeno. Questo episodio vergognoso conferma i problemi di sicurezza che affliggono l’Italia e che si ripetono anche sui mezzi di trasporto”, ha dichiarato il deputato di Forza Italia Luca Squeri

“Il problema della sicurezza sui treni e’ da affrontare in modo serio e non con gli annunci. Abbiamo rischiato il morto. I lombardi non possono affidare la loro sicurezza al pressapochismo leghista che ha ottenuto fin qui meno controlli, meno sicurezza, meno espulsioni, piu’ costi e burocrazia a spese di tutti noi”, ha sottolineato Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia. (AGI)