Ma dal Pdl parte l'attacco al direttore dell'Aifa, l'Agenzia per il farmaco che ha dato il via libera al farmaco. "Appare sempre più evidente la inadeguatezza del direttore Guido Rasi – dice Maurizio Gasparri -, che continua ad intervenire in maniera strana sulla pillola e sembra sempre più un piazzista di farmaci. Porrò al governo il problema della gestione dell'Aifa, che a mio avviso non garantisce adeguati livelli di competenza, trasparenza, imparzialità. Con la salute e con la vita non si scherza"
Pronta la replica del Pd. "Gasparri minaccia l'Aifa e si comporta come fosse una sua proprietà, dice la capogruppo Pd in Commissione sanità al Senato, Fiorenza Bassoli: "Cota e Gasparri, con queste rabbiose dichiarazioni, vogliono impedire alle donne di scegliere la modalità con cui abortire, anche sulla base delle loro condizioni di salute e secondo il parere del medico, perchè un aborto, pillola o no, è sempre una scelta dolorosa e difficile".
A dar manforte ai pasdaran pro-vita come Cota è Mons. Fisichella, presidente della pontifica accademia per la Vita. Da lui arriv aun plauso esplicito al goverantore piemontese, capace di "atti concreti che parlano da sè".