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Home > Salvini: ‘O tutti condannano violenza oppure mi fermo’

Salvini: ‘O tutti condannano violenza oppure mi fermo’

10 de novembro de 2014 - Por Comunità Italiana

“O tutti, senza se e senza ma, condannano e rifiutano qualsiasi tipo di violenza, oppure io mi fermo”. Così Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, dopo le polemiche seguite all’aggressione di Bologna e gli episodi di questi giorni.

La nuova visita in Emilia-Romagna del leader del Carroccio, che ieri aveva fra l’altro fatto tappa a Cesenatico (FC) davanti a un albergo che ospita rifugiati, è cominciata attorno alle 9.30 davanti alla cantina sociale Colli Romagnoli. Salvini ha parlato davanti a una cinquantina di militanti, tra cui il candidato alla presidenza della Regione Alan Fabbri, che tenta di insediarsi al posto lasciato vuoto dal dimissionario Vasco Errani, toccato dall’inchiesta sui finanziamenti avuti dalla coop Terremerse del fratello Giovanni. In assenza di manifestanti, e comunque sotto la sorveglianza di una trentina di divise di polizia e carabinieri, Salvini ha spiegato di avere scelto questo luogo come simbolo di una vicenda culminata con l’elezioni anticipate del prossimo 23 novembre per la nuova assemblea legislativa e la nuova Giunta regionale. Seconda tappa della visita il Centro immigrato ‘La Pascola’ di via Bergullo, dove la situazione si è presentata molto meno tranquilla. L’ingresso principale, presidiato dalle forze dell’ordine, è bloccato dai giovani dei centri sociali in particolare della Brigata 36. In mattinata l’ufficio stampa della Lega ha annunciato invece l’annullamento delle tappe pomeridiane del tour di Salvini, a Pieve di Cento e alle 17.30 a Casalecchio di Reno, dove tra le 18 e le 19 era preannunciato un Presidio Sicurezza che creava qualche apprensione per l’ordine pubblico.

Arrivando al centro di accoglienza il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, insieme al suo staff, ha intonato, canzone inedita del repertorio leghista, ‘Bella ciao’. Gli immigrati hanno risposto con qualche urlo. Il corteo del leader era riuscito a entrare al centro ‘La Pascola’ di via Bergullo da un ingresso secondario, accompagnato regolarmente dalla scorta di polizia, con cui, si è appreso, a differenza che sabato a Bologna, aveva concordato ora e luogo dell’appuntamento con le forze dell’ordine.

In un’intervista alla Stampa il questore di Bologna ha spiegato più nel dettaglio i problemi avuti nella gestione della visita di Salvini sabato. ”Chi è sottoposto a tutela – ha detto Vincenzo Stingone – deve fornire alla polizia gli orari e il programma dettagliato dei suoi spostamenti in modo che vengano predisposti i servizi del caso, cosa che sabato non è avvenuta, e l’onorevole Salvini fra l’altro viaggiava su un’auto privata, quando in casi del genere si deve usare un mezzo delle forze dell’ordine”. La questura di Bologna aveva previsto che Salvini venisse scortato da un’auto della Digos e da un mezzo con dodici agenti del reparto mobile dal casello al campo nomadi, tuttavia ”noi sapevamo solo che verso le 11 doveva far visita al campo, la questura di Milano non ci ha comunicato altro perché non era stata informata”, spiega Stingone. ”Abbiamo preso contatti con la consigliera della Lega Borgonzoni, che era in auto con Salvini, chiedendole di dirci l’orario d’arrivo al casello. Alle 11 non c’erano ancora, allora il capo della Digos ha chiamato, sentendosi rispondere che erano in ritardo a causa del traffico”. ”Abbiamo aspettato fino alle 11,50 e il capo della Digos – prosegue Stingone – ha inviato un sms chiedendo dove fossero. Poco dopo ci hanno chiamati: erano già al parcheggio dell’ippodromo (non lontano dal campo nomadi, ndr) coi giornalisti. A questo punto ci siamo mossi, ma due minuti dopo la consigliera ci ha ritelefonato dicendo che erano stati aggrediti”.(ANSA)

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.