La nuova bozza è un passo in più rispetto a quanto prodotto lunedì dai ministri degli Esteri dei Ventotto, che nel loro documento parlavano di “soggetti ed entità siriane”: quest’ultimo riferimento è stato depennato aprendo la strada a sanzioni ad entità non siriane, compresa Mosca. Finora l’Italia e altri Paesi avevano frenato Francia e Germania sulla possibilità di sanzioni alla Russia.
A margine del summit, si preannuncia un dibattito infuocato anche sulla Brexit:: “Se la premier May vuole una Brexit dura, avrà anche negoziati duri per uscire dall’Unione”, ha avvertito il presidente francese, Francois Hollande. La Brexit non è tema ufficiale del Consiglio ma al premier britannico, Theresa May, è stata offerta la possibilità di parlare dello “stato attuale del Paese” a margine del vertice. Il messaggio dovrebbe essere quello di guardare insieme al futuro e alle relazioni post-Brexit tra Ue e Gran Bretagna per avere “un Regno Unito forte come partner di un’Europa forte”.
Altro tema che sarà trattato a margine è la manovra italiana: il premier italiano, Matteo Renzi, e il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, si scambieranno qualche opinione in merito alla legge di Bilancio italiana, su cui Bruxelles avrebbe perplessità per le nuove richieste di derogare agli impegni presi.
Il summit si è aperto con una discussione sulla questione immigrazione: nelle conclusioni è stato inserito un ampio paragrafo sull’Africa e in particolare sui “compact” con cinque Paesi di origine e di transito (Mali, Senegal, Niger, Etiopia e Nigeria). Difficile, però, che l’Italia ottenga gli auspicati progressi sul fronte della “relocation”, la distribuzione dei richiedenti asilo, a oggi in fase di stallo per via del rifiuto di alcuni Paesi di accettare i rifugiati. Il tema dei rapporti con la Russia verrà affrontato nella cena. (AGI)