Comunità Italiana

Schettino su Concordia litiga con i giornalisti

 Il comandante Francesco Schettino ha lasciato l’isola del Giglio con l’ultimo traghetto della giornata salpato diretto a Porto Santo Stefano. Schettino oggi è salito a bordo della Costa Concordia due anni dopo il naufragio della nave che costò la vita a 32 persone. Era accompagnato invece dal suo avvocato difensore Domenico Pepe e, come agli altri, gli è stata consegnata una mappa dettagliata dei ponti emersi della nave, su cui sono riportati i tragitti e gli itinerari per recarsi in sicurezza alla sala del generatore di emergenza, l’apparato obiettivo del sopralluogo odierno per la perizia aggiuntiva.  

Al ritorno dal sopralluogo sulla Costa Concordia  Schettino si è fermato rispondendo ad alcune domande dei moltissimi giornalisti presenti, anche con alcuni momenti di forte dialettica con chi gli chiedeva spiegazioni su quanto avvenne la notte del disastro.  Dopo circa 20 minuti il comandante è rientrato nei box dell’imbarco e ha atteso che le forze dell’ordine allestissero un corridoio per farlo passare tra i moltissimi cronisti presenti.

 ‘C’è chi ha patteggiato ammettendo colpe – ha detto il comandante ai cronisti – io invece ci ho messo la faccia e sto facendo un processo. Prima di dire Schettino è il colpevole o il responsabile – ha detto – aspettiamo. Gli altri hanno già ammesso le loro colpe. Sulla nave – ha spiegato – sono andato a dare il mio contributo tecnico ai miei consulenti. Ho dato precise indicazioni che serviranno per l’esito finale delle perizie, che determineranno le varie responsabilità”.

A chi gli chiedeva se, in circostanze analoghe, avrebbe rifatto le stesse cose della sera del 13 gennaio 2012, Schettino ha risposto polemicamente che  ”O si sente, o si ascolta o si capisce. Se avete seguito il processo dovete avere chiara la differenza tra cosa è un inchino e un passaggio ravvicinato alla costa. Chi continua a parlare di ordine di abbandono nave – è poi sbottato – non ci capisce un c…Voi giornalisti dovete documentarvi meglio. In caso di un incidente navale bisogna mitigare – ha sostenuto Schettino – le conseguenze tra l’ordine di abbandono nave e il panico che si crea fra i passeggeri e le persone a bordo un’ordine del genere”. 

Il sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli, dice che ‘più che i due giorni di Schettino al Giglio, sono importanti i due anni dalla tragedia della Concordia. Questa giornata è importante non perché si accendono i riflettori sull’Isola ma perché si accende di nuovo il dolore per quanto accaduto. E’ una giornata importante per fare chiarezza sulla vicenda, come auspicano i gigliesi e tutti quelli colpiti da questa vicenda”.( ANSA )