Comunità Italiana

Scontri fra inglesi e russi

Non si placano gli incidenti che stanno caratterizzando gli Europei di calcio. Nella notte la polizia francese ha arrestato 36 persone coinvolte ieri negli scontri a Lille, in particolare tra russi e inglesi, che hanno provocato una cinquantina di feriti. Allerta massima in vista del match di oggi a Lens tra Galles e Inghilterra (ore 15), ma anche per Ucraina-Irlanda del Nord (ore 18 a Lione) e Germania-Polonia in programma stasera a Parigi.

Quella di mercoledì e’ stata un’altra giornata di guerriglia urbana con la polizia francese che e’ dovuta ricorrere a lacrimogeni, granate stordenti, manganelli e spray al peperoncino per sedare gli animi. In un comunicato la prefettura ha anche reso noto che i servizi sanitari hanno dovuto curare 50 persone, delle quali 16 sono state ricoverate. Le forze dell’ordine hanno inoltre aperto diversi procedimenti di infrazione al divieto di vendita di alcol, imposto da lunedi’ dal pomeriggio fino alla mattina a e hanno invitato diversi locali a non servire più bibite alcooliche o a chiudere i battenti.

La polizia francese ha fermato 323 tifosi dall’inizio degli europei. Dei fermati, 196 sono stati arrestati, otto sono gia’ stati condannati a pene detentive e tre condannati con la sospensione condizionale della pena. Dei 43 tifosi russi fermati per le violenze di Marsiglia a margine di Inghilterra-Russia, tre saranno processati per direttissima proprio oggi a Marsiglia, ha reso noto la procura francese. Un’altra ventina di hooligans dello stesso gruppo saranno espulsi dalla Francia, nonostante su di loro non pesi alcuna ipotesi di reato. Gli altri tifosi russi fermati saranno invece rimessi in liberta’. Tra gli espulsi, c’e’ anche l’ultranazionalista Alexander Chprygine, presidente dell’associazione dei tifosi russi e vicino a un deputato di estrema destra.

Intanto l’Uefa, deplorando gli scontri di Lille, ha lodato l’azione delle forze dell’ordine francesi che sono riuscite a “tenere la situazione sotto controllo”. Una presa di posizione che suona anche come una risposta al governo russo che aveva convocato l’ambasciatore francese a Mosca, Jean-Maurice Ripert, per protestare contro gli arresti di tifosi russi.

La Russia era stata avvisata dall’Uefa sul rischio di esclusione, ma da Mosca, pur prendendo le distanze da certi episodi, fanno pero’ capire di non voler fare da capro espiatorio aprendo di fatto una crisi diplomatica con la Francia. Tanto che il ministero russo degli Esteri ha convocato l’ambasciatore francese a Mosca, Jean-Maurice Ripert, lamentando il trattamento discriminatorio a cui sono stati sottoposti i tifosi russi e ribadendo che “fomentare sentimenti anti-russi nell’ambito della partecipazione della nazionale a Euro2016 rischia di peggiorare in modo significativo le relazioni russo-francesi”. Ieri sulla questione era intervenuto anche il ministro dello Sport, Vitaly Mutko:”Io non ho alcuna certezza sul fatto che i disordini che coinvolgono i tifosi russi non si ripetano. I nostri tifosi vengono costantemente provocati e qualsiasi cosa accada la colpa viene data a loro. Ci sono fra i 15 e i 20 mila russi in diverse citta’ della Francia e la maggior parte di loro vuole solo vedere del bel calcio”. Anche dal Cremlino hanno preso posizione: la colpa non puo’ essere solo dei russi. “Speriamo in un equo trattamento da parte della Uefa nell’ambito dell’indagine sugli eccessi che si sono verificati – le parole di Dmitry Peskov, portavoce del presidente Vladimir Putin – non vogliamo entrare nella giurisdizione della Uefa ma auspichiamo che venga data eguale attenzione a tutte le parti che possono essere state coinvolte”. (AGI)