Il Piano straordinario di assunzioni nella scuola comportera’ una “deportazione” degli insegnanti dal Sud al Nord? “Bisogna utilizzare le parole giuste: ci sara’ una mobilita’, ma che non sara’ superiore a quella che e’ sempre stata nel nostro Paese.
Anzi, forse sara’ anche un po’ inferiore”. Cosi’ ha risposto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, nel corso della puntata di Uno Mattina Estate. Il ministro ha poi aggiunto: “Francamente il sacrificio di alcuni, se sacrificio e’, come credo che sia, e’ necessario, in qualche caso ineliminabile, ma soprattutto e’ funzionale a dare quella stabilita’ che la scuola ha diritto di avere”. La titolare del dicastero diviale Trastevere ha poi spiegato: “Ci sono tanti insegnanti o aspiranti insegnanti al Sud e questo e’ confermato anche nel Piano assunzionale. Ci sono molti meno posti disponibili al Sud e molti piu’ posti disponibili al Nord. Questo e’ un dato oggettivo sul quale non e’ possibile fare nulla. Quello che noi stiamo facendo, invece, e’ cercare di ridurre al minimo questa mobilita’. Si tratta di una mobilita’ che tutte le generazioni di lavoratori del pubblico impiego hanno in qualche modo vissuto ed e’ una mobilita’, nel nostro caso, che riguardera’ il primo anno di scuola. Questa mobilita’ – ha concluso Giannini – non sara’ superiore a quella che abbiamo avuto fin qui per le supplenze”. “A settembre – ha infine rassicurato – le scuole italiane riapriranno con maggiore tranquillita’ di quanto non sia avvenuto negli anni recenti e soprattutto con la prospettiva della stabilita’.(AGI)