{mosimage}Accertamenti per «scongiurare ogni eventuale presenza di illeciti chiaramente identificabili»
LA REGIONE – Altri accertamenti saranno eseguiti anche da un consulente della Procura della Repubblica di Udine che, su delega del pm Antonio Biancardi, approfondirà le «anomalie amministrative» rilevate dai Carabinieri dei Nas che, sabato, hanno a loro volta fatto ispezioni e controlli. Sempre per lunedì, infine, è previsto l'avvio dell'esame, in Commissione, al Senato, del disegno di legge varato dal Governo per interrompere la sospensione della nutrizione di Eluana.
NAS: NESSUN SEQUESTRO – I carabinieri dei Nas, intanto, smentiscono l'ipotesi di un sequestro cautelativo delle stanze in cui è ospitata la donna: «Finora non abbiamo ricevuto nessuna richiesta da parte della Regione o dell'Azienda sociosanitaria friulana per una nostra ispezione all'interno della casa di riposo "La Quiete"».
«STRUTTURA IDONEA» – Il vicedirettore generale della clinica, Luciano Cattivelli, assicura dal canto suo che le stanze della struttura «sono state allestite sulla base del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 20 gennaio 2000 e hanno le caratteristiche strutturali, impiantistiche, organizzative per applicare il protocollo stabilito in base al decreto della corte d'Appello di Milano».
NESSUN PROVVEDIMENTO – «Al momento non c'è nessun provvedimento cautelare da parte della Procura di Udine»: lo ha detto l'avvocato Giuseppe Campeis, legale della famiglia Englaro, dopo un breve colloquio con il Procuratore di Udine, Antonio Biancardi. «Non posso aggiungere altro – ha detto Campeis -. Il Procuratore agirà prudentemente seguendo le indicazioni della Procura generale – ha aggiunto – e valutando tutti gli elementi acquisiti tramite i suoi consulenti». Anche per l'avvocato Franca Alessio, curatrice speciale di Eluana, «non c'è alcun motivo per ritenere la struttura non idonea, nemmeno con le motivazioni più fantasiose che si possono trovare».