“Ecco perchè non possiamo permetterci di abbassare la guardia”, ha aggiunto Garavini. “Dobbiamo essere fermi oppositori dei diversi populisti antieuropei, ma al tempo stesso non dobbiamo avere paura di modificare le regole su cui l’Europa si è basata fino ad oggi: ad esempio il funzionamento del fiscal compact, che anzichè aiutare i singoli paesi ad uscire dalla crisi globale, ha decretato per numerose nazioni un peggioramento della crisi in atto. Oppure il bilancio dell’Unione Europea, che oltre ad essere più consistente, deve essere gestito da un vero Ministro delle Finanze europeo. Ma anche il surplus commerciale di alcuni paesi, che determina necessariamente danni economici nelle nazioni vicine”.
“E le modifiche vanno apportate puntando su quattro priorità: lavoro, crescita, sicurezza e politiche migratorie comuni”, ha sottolineato la deputata prima di concludere: “sono fortemente convinta che se diamo vita a una politica europea più vicina ai problemi della gente, allora indurremo nuovamente i cittadini a guardare con speranza e fiducia al futuro”. (aise)