Comunità Italiana

Solar Impulse ce l’ha fatta

Solar Impulse 2, l’aereo che vola grazie unicamente all’energia solare, ha completato il giro del mondo ed e’ il primo aereo a compiere la storica impresa. “L’aereo di carta”, come e’ stato battezzato e’ atterrato ad Abu Dhabi, ultima tappa del suo periplo, alle 04:05 Gmt, le 06:00 in Italia. Proprio nella stessa capitale emiratina, nel 9 marzo 2015, Solar Impulse 2 inizio’ un viaggio di 42mila chilometri con l’obiettivo di promuovere le energie rinnovabili. Nel tratto finale l’aereo era pilotato dall’esploratore e medico svizzero, Bertrand Piccard, 58 anni, figlio e nipote di una famiglia di scienziati ed esplortori. Ad attenderlo all’aeroporto al Bateen, riservato ad aerei e voli privati, una folla che ha accolto il velivolo con grida e applausi; e anche il compagno e ideatore di questa storica avventura, il pilota svizzero, André Borschberg.

“Il futuro e’ pulito”, ha detto, scendendo dal velivolo, Piccard, il cui nonno era stato il primo uomo ad arrivare nella stratosfera e il padre il primo a raggiungere il punto piu’ profondo degli oceani. Ad alternarsi con lui ai comandi (il velivolo ha un solo posto) era stato il compatriota Borschberg, 63 anni, detentore del record per il piu’ lungo viaggio aereo ininterrotto: una tratta da 8.924 chilometri da Nagoya, in Giappone, alle Hawaii. Solar Impulse 2 non e’ piu’ pesante di un’auto ma ha la stessa apertura alare di un Boeing 747: e’ infatti sulle sue ali che sono installate le 17mila celle fotovoltaiche che gli hanno consentito un viaggio a una velocita’ media di 80 chilometri orari. Questo genere di struttura, d’altro canto, rende l’aereo particolarmente vulnerabile alle turbolenze.

Difficili anche le condizioni ambientali all’interno della cabina di pilotaggio, dove le temperature hanno oscillato tra i -20 e i 35 gradi centigradi e l’occupante ha a disposizione bombole di ossigeno per affrontare le maggiori altitudini. Il progetto fu lanciato da Piccard nel 2003 con l’obiettivo di “raggiungere l’impossibile”, obiettivo ormai conquistato ma che ha richiesto piu’ del tempo previsto, per problemi tecnici relativi alle batterie nonche’ per via del maltempo e di alcuni contrattempi di salute di Piccard, che deve essere evidentemente nelle migliori condizioni di salute possibile prima di montare a bordo dello “aereo di carta”.

“E’ un progetto per l’energia, per un mondo migliore”, ha ripetuto Piccard. “Piu’ che un successo dell’aviazione, Solar Impulse 2 e’ un successo nella storia dell’energia. Ci sono soluzioni, ci sono tecnologie. Non accettiamo che il mondo sia inquinato solo perche’ la gente ha paura di pensare in altro modo”. Le applicazioni delle tecnologie di Solar Impulse 2 all’aviazione commerciale richiederanno, verosimilmente, parecchio tempo, il progetto ha nondimeno dato una spinta notevole al progresso tecnologico nel settore. “Abbiamo nuovo materiale di isolamento, nuove lampade Led, nuove strutture in fibra di carbonio estremamente leggera”, ha spiegato Piccard, “tutto questo potra’ essere usato ora a terra, dimezzando il consumo energetico e quindi le emissioni di CO2 nel mondo; e’ una rivoluzione totale nella protezione dell’ambiente”. (AGI)